"Oggi vi esorto ad essere protagonisti nel bene!". Così papa Francesco si è rivolto ai giovani italiani all'Angelus in Piazza San Pietro. "Non sentitevi a posto quando non fate il male; ognuno è colpevole del bene che poteva fare e non ha fatto", ha affermato. "Non basta non odiare, bisogna perdonare - ha aggiunto -; non basta non avere rancore, bisogna pregare per i nemici; non basta non essere causa di divisione, bisogna portare pace dove non c'è; non basta non parlare male degli altri, bisogna interrompere quando sentiamo parlar male di qualcuno". "Se non ci opponiamo al male, lo alimentiamo in modo tacito- ha detto ancora il Pontefice -. È necessario intervenire dove il male si diffonde; perché il male si diffonde dove mancano cristiani audaci che si oppongono con il bene, 'camminando nella carità', secondo il monito di San Paolo". Esortando quindi i giovani a "camminare nella carità, camminare nell'amore", Francesco ha auspicato che "ciascuno di noi, ogni giorno, con i fatti, possa dire 'no' al male e 'sì' al bene".
"Rinunciare al male significa dire 'no' alle tentazioni, al peccato, a satana. Più in concreto significa dire 'no? a una cultura della morte, che si manifesta nella fuga dal reale verso una felicità falsa che si esprime nella menzogna, nella truffa, nell'ingiustizia, nel disprezzo dell'altro. A tutto questo 'no'". "Il cristiano non deve essere ipocrita - ha affermato -, deve vivere in maniera coerente".
"Non basta non fare il male per essere un buon cristiano; è necessario aderire al bene e fare il bene", ha ribadito il Papa. "Tante volte capita di sentire alcuni che dicono: 'Io non faccio del male a nessuno', e si crede di essere un santo - ha aggiunto -. D'accordo, ma il bene lo fai? Quante persone non fanno male, ma nemmeno il bene, e la loro vita scorre nell'indifferenza, nell'apatia, nella tiepidezza". "Questo atteggiamento è contrario al Vangelo, ed è contrario anche all'indole di voi giovani, che per natura siete dinamici, appassionati e coraggiosi", ha affermato Francesco. "Ricordate questo - ha quindi detto, esortando i giovani a ripetere con lui -: E' buono non fare il male, ma è 'malo' (cattivo, ndr) non fare il bene. Questo lo diceva San Alberto Hurtado".
Durante il nuovo incontro in Piazza San Pietro, dopo quello di ieri pomeriggio al Circo Massimo, papa Francesco ha conferito ai giovani italiani il "mandato missionario". Ha quindi benedetto, sostandovi anche davanti per qualche minuto in preghiera, i doni che i ragazzi italiani porteranno alla Giornata Mondiale della Gioventù di Panama, in programma dal 22 al 27 gennaio 2019, alla quale interverrà lo stesso Pontefice: il Crocifisso di San Damiano e la statua della Madonna di Loreto.
"Cari giovani, facendo ritorno nella vostre comunità, testimoniate ai vostri coetanei, e a quanti incontrerete, la gioia della fraternità e della comunione che avete sperimentato in queste giornate di pellegrinaggio e di preghiera", ha detto il Papa al termine dell'Angelus.
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