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Protezione civile, cinque dispersi

Protezione civile, cinque dispersi

Scende il numero dei dispersi nel crollo del ponte Morandi a Genova: sono cinque le persone che mancano all'appello. Al numero, confermato dal Dipartimento della Protezione Civile, si è arrivati in seguito alle verifiche effettuate dalla Prefettura di Genova sulle segnalazioni delle persone scomparse che erano state fornite in un primo momento. Salvini e Di Maio insistono sulla revoca della concessione ad Autostrade: "C'è una volontà politica certa" dice il leader dei 5Stelle. Il ministro dell'Interno ribadisce 'rigore' da parte del governo e chiede che sabato e domenica si fermi il campionato di calcio: "Business e interessi televisivi possono attendere". La rottura di uno strallo 'è un'ipotesi di lavoro seria' secondo gli esperti. Ininterrotto il lavoro dei vigili del fuoco con ruspe e martelli pneumatici. Domani i funerali di stato per le vittime del crollo. E a Benevento, il sindaco Mastella chiude il 'Morandi' locale: più piccolo di quello di Genova, fu progettato dal medesimo ingegnere.

Non si ferma la ricerca dei dispersi sepolti sotto le macerie del ponte Morandi di Genova. Per la terza notte consecutiva, i vigili del fuoco hanno lavorato con ruspe e martelli pneumatici per cercare di aprirsi un varco tra gli enormi blocchi di cemento. Due sono i punti su cui si stanno concentrando le ricerche delle persone che ancora mancano all'appello: il basamento del pilone crollato, all'altezza dell'argine sinistro del Polcevera, e il blocco di ponte lungo una ventina di metri precipitato dopo essersi cappottato sulla ferrovia.

È lì che i vigili pensano possano trovarsi i dispersi, secondo le ultime verifiche poco più di una decina. Intanto il lavoro dei mezzi pesanti nel greto del Polcevera ha prodotto un altro risultato: uno dei simboli di questa tragedia, l'enorme blocco di cemento piantato in mezzo al torrente come un monolite, è stato abbattuto nella notte. Ora la priorità, dopo aver trovato le persone che ancora risultano disperse, è quella di cominciare a portare via le macerie dal Polcevera, prima che arrivi la pioggia. Terminate, invece, le ricerche sull'argine destro del torrente, quello dove c'è il deposito Amiu. Su quel lato sono in corso le bonifiche e stamattina si è sviluppato un piccolo incendio, subito messo sotto controllo dai vigili del fuoco che stavano operando. A provocarlo, probabilmente, le scintille provocate per tagliare i tondini d'acciaio. 

'Rottura strallo ipotesi seria di lavoro' - La rottura di uno strallo "è un'ipotesi di lavoro seria". Così Antonio Brencich, docente dell'università di Genova e membro della commissione dei Trasporti e delle Infrastrutture che deve accertare le cause del crollo, ha risposto ai giornalisti a Genova. Brencich ha fatto un breve sopralluogo nella zona del ponte crollato ma non è voluto entrare nel merito del lavoro della commissione. "La voce che gira è che il collasso sia stato attivato dalla rottura di uno strallo ci sono testimonianze e video che vanno in questo senso". Che la causa del crollo del ponte di Genova possa essere stata "la rottura di uno strallo è un'ipotesi di lavoro seria ma dopo tre giorni è solo un'ipotesi", ha sottolineato Brencich. Il docente ha invece smentito che possa essere stato un eccesso di carico a provocare il crollo del ponte Morandi: "La pioggia, i tuoni, l'eccesso di carico sono ipotesi fantasiose - ha detto - che non vanno prese neanche in considerazione".

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