«Ora basta. Possiamo continuare a lamentarci, dividerci, isolarci fino alla disillusione e all’irrilevanza, oppure possiamo decidere di guardare all’avvenire come al territorio della speranza, della solidarietà, delle opportunità per tutti. Questo a me sembra il cuore del problema: come reagire, cambiare tutto, offrire una speranza all’Italia, all’Europa, al futuro». Lo scrive il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti sul suo blog su Huffington Post.
«Hanno trasformato il governo di un grande Paese - aggiunge - in un’agenzia del dilettantismo e del rancore. Parlano una lingua gonfia di odio e di isterismo, che dice per poi negare di aver detto, che inganna i cittadini, disprezza gli avversari politici, irride la scienza. Indicano capri espiatori per sottrarsi sistematicamente alle loro responsabilità. Con loro l’Italia sarebbe destinata a un ruolo marginale e a un declino inarrestabile».
Poi Zingaretti aggiunge: «Questo non accadrà perchè noi lo impediremo. Il primo passo sarà tornare a incontrarci, in tanti per cercare e trovare insieme le soluzioni e soprattutto le ragioni profonde del nostro stare insieme e del nostro immaginare insieme il futuro. C'è un proverbio pellerossa che mi pare le dica, queste ragioni, con una sintesi formidabile ed emozionante: «Non abbiamo ereditato il mondo dai nostri padri, lo abbiamo ricevuto in prestito dai nostri figli. Ed è a loro che dovremo restituirlo».
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