Inviava dal suo telefonino messaggi hot ed esplicite avances sessuali a uomini sposati che frequentavano la sua parrocchia. Un giovane parroco è stato rimosso dal vescovo di Avellino, monsignor Arturo Aiello, ufficialmente "per motivi di salute", a conclusioni di indagini interne della Curia avellinese durate alcuni mesi.
Secondo quanto si apprende, è stato anche avviato l'iter per la sospensione a divinis del giovane sacerdote a cui cinque anni fa venne assegnata la cura di una parrocchia della periferia di Avellino.
Al sacerdote sono state contestate, anche attraverso prove, altre gravi condotte di cui si era reso protagonista. La decisione fa riferimento anche ad una iniziativa da parte del sacerdote che nei mesi scorsi fece molto scalpore ad Avellino: un volantino anonimo, affisso davanti ad ogni chiesa della città, nel quale venivano denunciati con nome e cognome parroci e sacerdoti della Diocesi accusati di vivere nel peccato attraverso relazioni con donne sposate o lucrando sulle attività pastorali.
La decisione del vescovo Aiello, avvenuta alcune settimane fa, è arrivata a conclusione di un duro confronto svoltosi nella sede della Curia. L'inchiesta della diocesi, anche attraverso le immagini delle telecamere posizionate in prossimità delle chiese, ha consentito di accertare che ad affiggere e a scrivere i "volantini della vergogna", sarebbe stato proprio il sacerdote rimosso che avrebbe agito per vendetta, dopo aver avuto notizia che sarebbe stato avvicendato alla guida della parrocchia.
(ANSA)