Con il ministro dell'Interno Matteo Salvini "vorrei fare una conoscenza personale. Lui è il mio eroe". Lo ha detto il primo ministro ungherese, Viktor Orbàn, uscendo dal ristorante in cui ha pranzato a Milano. "È un mio compagno di destino - ha aggiunto - sono molto curioso di conoscere la sua personalità. Sono un grande estimatore e ho alcune esperienze che forse potrei condividere con lui. Ho questa sensazione", ha concluso Orbàn.
"Ormai - scrive il vicepremier e ministro dell'Interno - la sinistra esiste solo per insultarmi, per difendere Ue dei banchieri e immigrazione senza limiti. P.S. In Ungheria disoccupazione è sotto il 5%, Flat Tax per le imprese è al 9% e per le persone al 15%, immigrazione è sotto controllo e economia cresce del 4%". Lo scrive il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, in vista del suo incontro nel pomeriggio con il presidente ungherese Viktor Orban.
E' un "incontro importante" quello di oggi a Milano fra il vicepremier Matteo Salvini e il primo ministro ungherese Viktor Orban. L'ex ministro dell'Interno Roberto Maroni lo ha scritto su Twitter spiegando che "può essere davvero l'inizio della svolta verso un'Europa che si fa finalmente carico del problema immigrazione". La conclusione dello storico esponente leghista è un augurio di "buon lavoro".
"Orban e Salvini, il maestro e l'allievo del populismo Ue" è il titolo che stamani apre l'online di Politico. "Se vuoi far carriera come piantagrane dell'Unione europea - si legge nell'incipit - vai a incontrare Viktor Orbán. E questo è esattamente ciò che il ministro dell'Interno italiano Matteo Salvini farà stamani a Milano, in un incontro a cui tiene così tanto, da rientrare in anticipo dalle vacanze". "Sarà un incontro tra il maestro del populismo europeo ed il pretendente al trono - si legge - e sta provocando nervosismo a Bruxelles e a Roma. Per l'Ue, l'incontro evidenzia un problema imminente: come combattere la minaccia da destra alle prossime elezioni europee. A giugno Salvini parlò di una 'Lega delle leghe' per unificare i nazionalisti europei sotto lo stesso ombrello. E questo molto probabilmente sarà discusso a Milano". Ma l'incontro è "un problema anche per il partner della coalizione della Lega di Salvini, il M5S, che sta rapidamente imparando quali siano le sfide che derivano dal governare al fianco di un agitatore"
L'opposizione attacca il vicepremier, che replica dicendo che "ormai la sinistra esiste solo per insultarmi, per difendere l'Ue dei banchieri e l' immigrazione". Intanto il premier ceco Babis, altro alfiere dell'Est nel 'gruppo Visegrad', va da Conte a Palazzo Chigi. Nessuna intesa Ue su Sophia, il passa dossier ai ministri della Difesa: gli ambasciatori non trovano l'accordo, e la discussione prosegue a Vienna.