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Sospesa la direttrice di Rebibbia dopo che una donna ha ucciso il figlio

Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha deciso per la linea dura dopo quanto accaduto ieri a Rebibbia dove una detenuta ha ucciso sua figlia e ferito gravemente l'altro. Il ministro infatti ha sospeso la direttrice e la vicedirettrice della sezione femminile del carcere e inoltre il vicecomandante del reparto di Polizia Penitenziaria.

La donna ha 30 anni ed è di nazionalità tedesca.  Secondo il bollettino dell'Ospedale Bambino Gesù, dove è stato portato in codice rosso, il piccolo ferito ha un grave trauma da caduta con danno cerebrale severo. Il bambino è sottoposto attualmente a supporto rianimatorio avanzato e in ventilazione meccanica. E' previsto un intervento neurochirurgico. Il paziente è in prognosi riservata. Ieri mattina la donna, in carcere per reati legati alla droga, avrebbe dovuto avere un colloquio con i suoi parenti.

Il ministro della Giustizia ha aperto un'inchiesta interna sulla vicenda.  "E una tragedia - ha detto, visitando il carcere -. Personalmente prego perché il bambino in ospedale possa essere salvato dai medici che stanno facendo di tutto. La magistratura sta già facendo gli accertamenti, posso soltanto dire, e non posso aggiungere nient'altro, che chiaramente il ministero ha già aperto un'inchiesta interna per verificare le responsabilità".

Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, si è recato nel carcere di Rebibbia con il capo del Dap Basentini. Il procuratore aggiunto Maria Monteleone, coordinatore del pool dei magistrati che si occupa dei reati sui minori, si è recata nel penitenziario.

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