Funerale all’alba in forma strettamente privata a Platì per Francesco Barbaro detto "u castanu" deceduto la scorsa settimana in carcere a Parma.
Ieri il questore di Reggio Raffaele Grassi aveva emesso il provvedimento di divieto di funerali in forma pubblica e solenne per l’uomo che, con i suoi 91 anni, era il detenuto più anziano d’Italia.
Il provvedimento scaturisce per scongiurare che la celebrazione dei funerali possa rappresentare occasione x la commissione di azioni di rappresaglia o comunque iniziative illegali a tutela e garanzia dell'ordine e della sicurezza pubblica.
Barbaro è morto all’ospedale di Parma, dove era stato trasferito da qualche giorno dal carcere dove era detenuto. Originario di Platì, membro di una delle più potenti famiglie, doveva scontare un ergastolo. Era stato trasferito tre anni fa al carcere di Parma, dove era detenuto in regime di alta sicurezza.
Con i suoi 91 anni Barbaro era il detenuto più anziano d’Italia. Era stato condannato all’ergastolo per l’omicidio del brigadiere dei carabinieri Antonio Marino, ucciso il 9 settembre del 1990 a Bovalino. La cosca della quale aveva fatto parte Barbaro era considerata una delle più potenti della 'ndrangheta.
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