Si celebra oggi la giornata mondiale della violenza sulle donne. Ieri in migliaia hanno sfilato a Roma. Alcuni calciatori sono scesi in campo con il volto segnato in segno di solidarietà con l'iniziativa. «D’accordo con i ministri Bonafede e Bongiorno martedì approveremo in Cdm il 'Codice rosso' contro la violenza sulle donne. Offriremo una corsia preferenziale alle denunce, imporremo indagini più rapide. Lo Stato è dalla parte delle donne. Vinciamo insieme #lapartitaditutti», scrive su twitter il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. «Nel nostro Paese il fenomeno della violenza sulle donne è ancora tragicamente alto e la sua denuncia ancora troppo reticente. Si devono, quindi, favorire le condizioni migliori per superare questo ulteriore ostacolo soprattutto negli ambienti - come quello lavorativo - dove risulta più difficile». Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. «La violenza sulle donne purtroppo non conosce confini geografici, distinzioni di classe o di età: è iscritta in tante singole biografie», scrive ancora Mattarella sottolineando che «in ogni sua forma, fino all’omicidio, non è mai un fatto privato né solo conseguenza di circostanze e fattori specifici, ma si inscrive in una storia universale e radicata di prevaricazione sulla donna. Ogni ferita fisica e psicologica inferta a una bambina, ragazza o donna, ogni ingiustificata svalutazione delle capacità femminili - spiega il capo dello Stato - sono forme di oppressione antica che rendono le donne meno libere, meno uguali, subalterne, infine vittime». «Vanno superate discriminazioni, pregiudizi o stereotipi sui ruoli e sulle attitudini basati sull'appartenenza di genere, iniziando dall’infanzia e in particolare dal mondo della scuola», è l’appello di Mattarella che aggiunge: «la prevenzione avviene soltanto continuando ad operare per una profonda trasformazione culturale che trovi il suo miglior esito nella promozione del rispetto e nell’affermazione delle donne nella società». Il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani aderisce alla campagna 'Non è normale che sia normale' contro la violenza sulle donne. All’inizio della conferenza stampa a margine del Consiglio straordinario sulla Brexit oggi a Bruxelles Tajani si è messo un tratto di rossetto sotto l’occhio. Le misure sul cosiddetto 'Codice rosso' contro la violenza sulle donne per dare una corsia preferenziale alle denunce e alle segnalazioni, accelerandone l'iter, saranno dell’ordine del giorno del prossimo Consiglio dei ministri. Lo annuncia il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Bonafede definisce quella della violenza sulle donne una emergenza di fronte alla quale «non c'è più tempo da perdere. Al prossimo consiglio dei Ministri abbiamo all’ordine del giorno l’approvazione del disegno di legge sul 'Codice rossò che abbiamo già presentato con il ministro Giulia Bongiorno e Michelle Hunziker, fondatrici dell’associazione 'Doppia difesà ispiratrice del provvedimento. Come avviene al pronto soccorso, alle denunce delle donne per maltrattamenti, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni aggravate commessi in contesti familiari o di semplice convivenza, sarà applicato un 'codice ross0'. La denuncia sarà portata direttamente sulla scrivania del pm che avrà un termine ristrettissimo - 3 giorni & - per sentire la donna. E la polizia giudiziaria dovrà dare priorità alle indagini. Sempre secondo le statistiche, circa 9 donne su 10 non denunciano ciò che hanno subito, soprattutto fra le mura domestiche, quindi chiunque trovi il coraggio di denunciare, deve essere subito ascoltato». Il ministro rivolge poi un appello «a tutte le donne che subiscono violenza: denunciate la bestia che vi sta accanto. Uno che approfitta della propria forza fisica per calpestare, anche fisicamente, un'altra persona non è degno di essere definito 'uomo'».