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Legna per ardere tagliata abusivamente, Calabria fra le regioni più a rischio. Forestale in azione

La legna è tornata preziosa come combustibile, e così nei boschi italiani sono aumentati gli abbattimenti illegali di alberi. E’ quanto hanno scoperto i Carabinieri Forestali nel corso di «Bosco sicuro», una vasta operazione di controllo in tutta Italia, ad ottobre e novembre, mirata proprio contro i boscaioli abusivi.

«I tagli non autorizzati di alberi sono fortemente ripresi - spiega il generale Nazario Palmieri -. Con la crisi e il diffondersi delle stufe moderne, la legna ha riacquistato valore come fonte di energia, ed ha un mercato. Così è ripresa anche l'attività illegale di taglio».

I carabinieri forestali in due mesi di controlli hanno contestato 86 reati e redatto 582 verbali, infliggendo sanzioni per 472.000 euro. E’ stata evidenziato un aumento di reati in Campania, Calabria, Abruzzo, Molise e Lazio. In quest’ultima regione si è registrato il maggior numero di verbali amministrativi, seguita da Toscana, Umbria e Campania. Il poco lusinghiero podio delle multe vede al primo posto l’Emilia Romagna, seguita da Lazio, Liguria e Toscana. La regione meno colpita dalla piaga dei boscaioli abusivi è risultata il Veneto: qui si sono avuti il numero minore di verbali amministrativi e il valore più basso delle multe.

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