Un terremoto di magnitudo 3.5 è stato registrato dall’Istituto Nazionale di geofisica e vulcanologia nel Catanese. La scossa è avvenuta alle 5:10 con epicentro a 7 km da Ragalna. Nella notte sono state diverse le scosse registrate sempre nella stessa zona: sette nelle scorse sette ore, con una magnitudo tra 2.3 e 3.0.
Piccole scosse, tutte sotto magnitudo 2.0, in realtà si registrano continuamente nella zona dell'Etna in questi giorni tra Sant'Alfio, Ragalna, Milo, Zafferana Etnea e Santa Maria di Licodia. Ieri sera alle 22,19 una scossa di 2.3 è stata registrata a Ragalna e questo comune è stato epicentro di altre sei scosse nella notte, diverse anche di magnitudo 3.0, fino alla più forte di 3.5. Scosse più lievi nella notte anche a Zafferana e Milo.
Intanto, sono salite a 5.453 le richieste di sopralluogo per i danni subiti da immobili per il sisma di magnitudo 4.8 del giorno di Santo Stefano sull'Etna. E’ quanto emerge dai dati della Protezione civile della Regione Siciliana. In campo ci sono 75 squadre che ne hanno già eseguiti 1.902. Sono risultati agibili 908 immobili, parzialmente inagibili 489 e inagibili 505.
Controlli sono stati eseguiti anche su 52 scuole, rispetto alle 90 da ispezionare. Sono 36 gli edifici agibili, 13 quelli parzialmente inagibili (uno ciascuno a Santa Venerina, Viagrande e Aci Catena; due ad Acireale e quattro ciascuno a Zafferana Etnea e Aci Sant'Antonio) e tre quelle inagibili (una a Zafferana Etnea e due ad Acireale). Resta invariato il numero degli sfollati che sono 1.096: 794 sono ospiti in alberghi convenzionati con la Regione Siciliana, 300 in modo autonomo e due in strutture convenzionate.
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