E’ in arrivo il primo momento ad alta tensione dell’anno scolastico. Dopo le vacanze di Natale, arriva il momento degli scrutini e delle famigerate pagelle. Per come gestire questo momento ecco alcuni consigli da Skuola.net. Agli studenti, anche se può far paura, Skuola.net consiglia di mettere al corrente i genitori della pagella. Aspettare che se ne accorgano da soli, magari guardando il registro elettronico o parlando con i professori, non farà che peggiorare la situazione. Il portale dello studente consiglia poi agli studenti di prendersi le proprie responsabilità, senza cercare di dare tutta la colpa dei brutti voti ai professori o ad altri fattori esterni. Altro suggerimento, è quello di guardare avanti, cercare di comprendere cosa non è andato, mettere un punto e focalizzarsi sui nuovi obiettivi. Inutile poi demoralizzarsi di fronte agli insuccessi. Bisogna guardare ai prossimi mesi con fiducia, armati di buona volontà e lavora sodo per recuperare. Ai genitori il portale consiglia di tenere la calma: non è con la rabbia incontrollata che si risolvono i problemi. La prima cosa da fare è controllare la propria delusione e frustrazione, o la propria preoccupazione. Una regola di base per evitare di cercare «colpevoli» contro cui sfogarsi, che siano i figli o i professori, e pentirsi subito dopo di una reazione eccessiva che, nei casi estremi, potrebbe portare anche a gravi conseguenze. Ai genitori viene anche consigliato di porsi in ascolto, cercando di comprendere cosa ha portato a risultati così insoddisfacenti. C'è un disagio, un cattivo metodo di studio, poca voglia di studiare, troppe distrazioni? E’ necessario instaurare un vero e proprio dialogo. Questo vale sia con i figli, sia con i professori. Infine, bisogna dare regole precise: una brutta pagella comporta delle conseguenze, i ragazzi non possono continuare a sbagliare: saranno necessarie nuove regole per cambiare registro. Anche questo passaggio funzionerà meglio se i genitori riusciranno a instaurare una buona comunicazione, spiegando il perché delle proprie scelte. I ragazzi accetteranno con meno astio un comportamento più severo, se ne comprenderanno le motivazioni e le considereranno giuste. Nel portare avanti le nuove regole - ad esempio, vietare l'uso dello smartphone nelle ore dedicate allo studio, limitare le uscite con gli amici o pretendere di controllare i compiti - deve esserci determinazione e fermezza.