Una tredicenne francese è morta a Cogne a causa dei gravi traumi riportati durante una caduta mentre sciava. L’incidente si è verificato verso le 16 sopra Sylvenoire. Il corpo della ragazza è finito fuori dalla pista di discesa. Sul posto sono intervenuti il Soccorso alpino valdostano e il 118.
Al momento dell’incidente la ragazza era con la sorella, mentre i genitori si trovavano in fondo alla pista. Da accertare se le due giovani sciatrici erano assieme ad un maestro di sci. La vittima indossava il casco e, in base ad una prima ricostruzione dei soccorritori, ha subito un violento trauma finendo contro un albero durante la caduta.
La salma è stata trasportata nella camera mortuaria del cimitero di Cogne. Le indagini sono condotte dalla guardia di finanza di Entreves (Courmayeur).
E’ scomparsa all’improvviso mentre scendeva lungo la pista numero 2, una pista «rossa» di media difficoltà, senza che la sorella e il maestro di sci con cui stava facendo lezione se ne accorgessero. La tredicenne morta a Cogne dopo una caduta è uscita fuoripista - secondo una prima ricostruzione dei fatti - finendo in una zona poco visibile. Arrivati in fondo, la sorella e il maestro l’hanno aspettata qualche minuto e poi hanno dato l’allarme. Il corpo della tredicenne è stato trovato dai 'pisteurs' di Cogne che hanno setacciato la pista e i dintorni fino ad avvistarla.
La due ragazzine, con la loro famiglia, «erano già clienti della scuola di sci a Cogne» e «avevano già fatto tante volte questa pista», anche perché «è da giovedì scorso che erano qui». Lo spiega il presidente dell’Associazione valdostana maestri di sci, Beppe Cuc, in merito all’incidente in cui è morto una tredicenne sulle piste di Cogne.
«Dalle prime informazioni che ho le bimbe», con pochi anni di differenza, «stavano effettuando una lezione singola con un maestro di sci quando fatalmente una ha sbagliato una curva ed è uscita di pista. Probabilmente ha spigolato». L’incidente è avvenuto sulla pista numero 2, classificata di media difficoltà. Erano «in un tratto anche facile. Le condizioni sia meteo sia delle piste erano ottime», sottolinea Cuc. «Noi siamo addolorati per questo - aggiunge -, sia come maestri di sci, sia come comunità, sia come scuola di sci. Sono quelle cose che in questo sport ogni tanto succedono» ma «tu speri sempre che non succedano mai».
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