Le note sui registri di classe e le sanzioni disciplinari, come la sospensione e l’espulsione, saranno presto solo un ricordo per i bambini delle scuole elementari.
Ad eliminarli un emendamento alla riforma per la reintroduzione dell’educazione civica a scuola, approvato il 30 aprile, che abroga gli articoli da 412 a 414 del Regio Decreto del 26 aprile 1928, che prevedeva sanzioni «verso gli alunni che manchino ai loro doveri», e in particolare «ammonizione; censura notata sul registro con comunicazione scritta ai genitori, che la debbono restituire vistata; sospensione dalla scuola, da uno a dieci giorni di lezione; esclusione dagli scrutini o dagli esami della prima sessione; espulsione dalla scuola con la perdita dell’anno scolastico».
«Mi sembra una misura giusta, soprattutto perché stiamo parlando di bambini molto piccoli per i quali bisogna pensare ad un insegnamento basato sulla comprensione e sull'empatia». Lo dichiara all’Agi, Mario Rusconi, presidente Anp Lazio. «Naturalmente - ha aggiunto - non bisogna abbassare la guardia, soprattutto per quanto riguarda gli episodi di bullismo che sono già molto diffusi tra i bambini che frequentano le elementari».
Caricamento commenti
Commenta la notizia