Le più incredule, quando hanno bussato i carabinieri per notificare la sospensione dall’insegnamento, sono state le stesse insegnanti. Per quattro di loro, tra i 63 e i 64 anni, a ridosso della pensione, il provvedimento notificato dai carabinieri di Cefalù potrebbe essere la fine ingloriosa di un lungo percorso lavorativo. Una possibile onta da condividere con altre due colleghe di 43 e 55 anni.
Un colpo anche per gli abitanti di Collesano, paese delle Madonie, che ad aprile avevano assistito a un’altra vicenda poco edificante: un’inchiesta della procura sui furbetti del cartellino al Comune. Stavolta è toccato a sei insegnanti della scuola dell’infanzia di via Imera, che in tutto ne conta nove in tre sezioni.
L’indagine, condotta dai carabinieri, è stata coordinata dalla procura di Termini Imerese. Per tre insegnanti la sospensione è di un anno, per le altre di nove mesi. Tutto parte dalle segnalazioni di genitori degli alunni. «Sono molto deluso, arrabbiato, ma anche stupito per i provvedimenti - dice il sindaco Giovanni Meli -. Tra quegli alunni poteva esserci mio figlio ed è difficile accettare queste notizie. Queste insegnanti le conosciamo tutti e per noi erano docenti modello. Hanno organizzato decine e decine di manifestazioni, l’ultima, molto partecipata, nella giornata dedicata alla legalità. Ora si tratta di attendere che si concluda l’indagine per vedere se le accuse mosse alle educatrici saranno confermate».
A tirare in ballo le insegnanti ci sarebbero i filmati delle telecamere piazzate a scuola dai carabinieri che avrebbero
documentato i maltrattamenti subiti dai bambini. I genitori hanno riferito che i loro figli si rifiutavano di andare a
scuola e a casa avevano comportamenti strani. Le immagini mostrano insulti e spintoni da parte degli insegnanti che cercavano di contenere in questo modo l’irruenza degli alunni.
«Se sei insegnanti su nove - dice qualcuno in paese - adottano questo comportamento, sembra un metodo diffuso nel
plesso scolastico, un metodo inaccettabile». E torna in campo la polemica sulla videosorveglianza: «In campagna elettorale erano tutti d’accordo sulla necessità di accelerare l’approvazione del mio disegno di legge sulla videosorveglianza. Che fine ha fatto quella determinazione? Fermiamo subito questa spirale di orrore», dice la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria.
Da Collesano a San Cataldo, nel Nisseno, poco più di 80 chilometri verso l’interno della Sicilia, i carabinieri hanno
notificato, sempre oggi, la sospensione dal servizio a una dirigente scolastica indagata per favoreggiamento personale e omessa denuncia nell’ambito dell’inchiesta che, a febbraio scorso, portò alla sospensione dall’insegnamento di una maestra di 59 anni di una scuola primaria di San Cataldo, accusata di maltrattamenti aggravati verso i suoi alunni.
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