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Gela, confisca di beni per 3 milioni a un imprenditore vicino alla mafia

Beni per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro sono stati confiscati dalla Dia di Caltanissetta ad un imprenditore ritenuto contiguo alla famiglia mafiosa di Gela. Si tratta di Alberto Cammarata, 50enne di Gela, ritenuto vicino a Cosa nostra e, in particolare, alla famiglia facente capo al capomafia di Caltanissetta Giuseppe «Piddu» Madonia. Cammarata avrebbe messo a disposizione del clan ingenti disponibilità finanziarie in cambio di interventi finalizzati ad imporre la sua supremazia imprenditoriale.

Attraverso la forza di intimidazione mafiosa avrebbe conquistato una posizione dominante e di esclusivo controllo nel settore delle forniture e del trasporto di inerti, sfruttando anche il metodo delle cosiddette sovrafatturazioni, impiegati per la realizzazione di opere pubbliche e private. Oggetto del provvedimento di confisca definitiva sono 4 aziende di Gela, 47 immobili, tra fabbricati e terreni, nonchè numerosi rapporti bancari.

Il provvedimento definitivo di confisca è stato emesso dalla Corte di Cassazione, a seguito del sequestro disposto nel 2014 dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Caltanissetta su proposta del Direttore della Dia.

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