La Alan Kurdi verso Lampedusa con 65 migranti: "Non temiamo Salvini". Il Viminale vieta l'ingresso
«Alan Kurdi», la nave della ong tedesca Sea Eye, si trova al largo di Lampedusa, appena fuori dalle acque italiane. A bordo 65 migranti soccorsi ieri. «Non siamo intimiditi da un ministro dell’Interno», aveva detto ieri sera la ong in riferimento al divieto di ingresso imposto. A circa 12 miglia da Lampedusa si trova la «Alex» di Mediterranea Saving Humans con 41 persone dopo i 13 fatti sbarcare ieri. «La legge del mare deve essere applicata, anche quando qualche rappresentante di governo rifiuta di crederlo», conclude il messaggio. Una motovedetta della Guardia di Finanza ha notificato al comandante della Alan Kurdi il divieto di ingresso, transito e sosta nelle acque territoriali italiane. Lo riferiscono fonti del Viminale. «Siamo in attesa in acque internazionali fuori da Lampedusa. La Guardia di Finanza è arrivata di persona per consegnarci il decreto di Salvini: il porto è chiuso. In Germania tuttavia, più di 70 città sono disposte a accogliere le persone salvate. Abbiamo urgente bisogno di un porto sicuro». Così su twitter la nave Alan Kurdi di SeaEye. Vicino a Lampedusa è ancora in sosta la nave Alex di Mediterranea in attesa del trasferimento dei migranti a Malta. «In queste condizioni andare a Malta mette a rischio sicurezza e incolumità persone. Lampedusa ora è il solo porto sicuro possibile». Lo afferma Mediterranea in relazione alla situazione della nave Alex con a bordo migranti salvati dal naufragio. «Dopo una notte di scambi con i Centri di coordinamento dei soccorsi di Malta e Italia, è del tutto evidente - riferisce Mediterannea - che partire per il porto de La Valletta nelle attuali condizioni significherebbe mettere a rischio la sicurezza e l’incolumità delle persone a bordo della Alex. Abbiamo addirittura scoperto che, secondo Itmrcc di Roma, in prossimità dell’arrivo nelle acque territoriali maltesi, Alex dovrebbe caricare di nuovo a bordo, in spregio a qualsiasi norma sulla sicurezza della navigazione, tutte e 41 le persone ed entrare così nel porto di La Valletta». Mediterranea sottolinea ancora che sono poi «inquietanti le notizie di stampa che, da diverse autorevoli fonti, denunciano l'esistenza di un accordo tra Governo italiano e maltese finalizzato al sequestro dell’imbarcazione Alex e all’arresto di tutto il nostro equipaggio. Atti ritorsivi fuori da ogni rispetto dello stato di diritto. In queste condizioni, nel pieno rispetto del diritto internazionale, delle Convenzioni marittime e delle linee guida dell’Imo, abbiamo appena reiterato la richiesta di assegnazione del porto sicuro più vicino di Lampedusa come Place of Safety», conclude la nota.