Un appello alla comunità internazionale affinché si consenta ai migranti di muoversi in sicurezza attraverso i corridoi umanitari è stato rivolto da Papa Francesco oggi nel corso dell’Angelus. Il pontefice ha chiesto di «pregare per le povere persone inermi uccise o ferite dall’attacco aereo che ha colpito un centro di detenzione di migranti in Libia. La comunità internazionale - ha detto il Papa riferendosi a quanto accaduto alcuni giorni fa - non può tollerare fatti così gravi. Prego per le vittime: il Dio della pace accolga i defunti presso di sé e sostenga i feriti. Auspico che siano organizzati in modo esteso e concertato i corridoi umanitari per i migranti più bisognosi».
«Ricordo anche tutte le vittime delle stragi che recentemente sono state compiute in Afghanistan, Mali, Burkina Faso e Niger. Preghiamo insieme», ha aggiunto il Papa all’Angelus. L’esperienza dei corridoi umanitari è in corso già da alcuni anni. I primi a realizzarli, di intesa con il ministero dell’Interno, sono stati la Comunità di Sant'Egidio con le Chiese evangeliche. Poi anche la Conferenza episcopale italiana è scesa in campo per il trasferimento con aerei di persone provenienti da Paesi in guerra o in difficoltà. Recentemente è stata sottoposta al premier Giuseppe Conte una proposta per un maxi corridoio umanitario dalla Libia per 50mila persone. Un progetto che effettivamente è allo studio.
Da febbraio 2016, quando fu dato il via al progetto pilota con un gruppo di siriani giunti in Italia in aereo dai campi profughi del Libano, ad oggi, sono oltre 2.500 i profughi arrivati in Europa con questa modalità; la maggior parte sono arrivati in Italia ma ci sono anche esperienze di corridoi
umanitari con Francia, Belgio e Andorra. Per le persone che arrivano c'è un preciso piano di accoglienza, grazie all’ausilio di associazioni, famiglie e parrocchie. E’ previsto l'apprendimento della lingua italiana e l’inserimento lavorativo per gli adulti mentre per i bambini quello scolastico.
Il Papa si richiama a questo modello e domani, nella basilica di San Pietro, incontrerà anche alcuni migranti giunti con questa modalità in Italia. Il pontefice celebrerà infatti una messa per i migranti e i loro soccorritori nel sesto anniversario della sua visita a Lampedusa.
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