La Guardia di Finanza di Genova, in collaborazione con la Dea degli Usa, ha sequestrato 368 chili di cocaina, oltre 953mila euro in contanti e arrestato tre italiani per importazione di droga dal Sudamerica. Tra i tre c'è un affiliato alla cosca di 'ndrangheta Alvaro di Sinopoli (Reggio Calabria). L'operazione era finalizzata al contrasto delle narco-mafie. Gli arrestati sono accusati di traffico internazionale di droga con le aggravanti di mafia, ingenti quantità di stupefacente e transnazionalità. Il sequestro della droga è avvenuto in porto a Genova. Lo scalo, come sottolineano da tempo le forze di polizia, si conferma un punto strategico per il traffico di stupefacente. Dal novembre scorso questo è il quinto sequestro di quantitativi ingenti di droga compiuto in porto. A inizio luglio era avvenuto un sequestro di 500 kg di cocaina e altri 100 kg erano stati scoperti nel giugno scorso. Nel gennaio di quest’anno vennero tolti dal mercato 2 tonnellate di 'polvere bianca' e a novembre scorso 270 kg di eroina. Ha un valore di circa 100 milioni di euro il carico di droga - 368 kg di cocaina purissima - sequestrato nel porto di Genova nei giorni scorsi. L’operazione 'Buon vento genovese' condotta dalla Guardia di finanza è partita nella primavera scorsa, quando un cittadino italiano di 38 anni è stato localizzato in Colombia mentre contrattava l’acquisto di un ingente carico di cocaina con gli esponenti dei cartelli del narcotraffico sudamericano. Grazie alla collaborazione con le autorità spagnole e francesi, sotto l’egida di Eurojust, coadiuvati anche dalle autorità colombiane, in collaborazione con Dea - Drug Enforcement Adminstration e con Cbp Customs and Border Protection statunitensi - sono state monitorate le fasi dell’acquisto e dell’arrivo del carico sul territorio italiano ed è scattato il maxi sequestro, nonchè l’arresto del 38enne, affiliato alla cosca 'Alvaro' di Sinopoli (Reggio Calabria), in possesso di documenti falsi. Con lui, arrestate altre 2 persone: un 29enne incensurato un 51enne. Sono accusati di traffico internazionale di cocaina dal Sudamerica, con le aggravanti 'mafiosa', della ingente quantità e della transnazionalità. E’ stato, inoltre, identificato e denunciato un quarto soggetto coinvolto a pieno titolo nel tentativo di importazione del carico di cocaina - anche lui 29enne - è anch’egli affiliato al clan 'Alvarò: destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dai gip del tribunale di Genova, risulta latitante. Lo stupefacente oggetto del sequestro, è uno dei più imponenti negli ultimi anni a Genova. Nel corso dell’operazione, sono stati sequestrati tre auto, denaro contante pari a circa 953 mila, euro, numerosi telefoni cellulari criptati e un jammer, dispositivo utilizzato per impedire ai telefonini di ricevere o trasmettere onde radio. Proprio alla luce dei recenti sequestri operati nello scalo genovese, è stato rafforzato il presidio dei controlli ai varchi doganali con la presenza dei cani antidroga.