Si è trasformata in tragedia quella che doveva essere una normale serata estiva per una ragazzina di 12 anni, morta dopo aver cenato in una pizzeria a Villorba (Treviso), a causa di uno choc anafilattico causato dall’allergia alle proteine del latte, della quale soffriva.
L'episodio, riportato dai giornali locali, è avvenuto nella serata di venerdì scorso. Ai primi sintomi del malore la
dodicenne è stata portata a casa, dove le è stata somministrata adrenalina, ma dopo un primo miglioramento le sue condizioni sono peggiorate ulteriormente, fino all’arresto cardiaco, nonostante l’intervento dei sanitari del 118. La vittima era molto conosciuta perché figlia di imprenditori locali, ed era anche impegnata come animatrice all’oratorio di Visnadello di Spresiano, dove abitava. Conviveva da tempo con l’allergia ed era attenta a ciò che mangiava; in passato aveva avuto altre crisi del genere, sempre soccorsa e curata dai genitori. I funerali si dovrebbero svolgere domani.
Gli choc anafilattici in Italia causano circa 40 morti l’anno in Italia, ha spiegato Mario Di Gioacchino, presidente eletto della Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica (Siaaic). Spesso si tratta di allergie alimentari sconosciute fino al momento del dramma e solo un under 18 allergico su mille porta con sé la penna salvavita caricata di adrenalina autoiniettabile. «Si tratta di un farmaco salvavita, facile da usare, che può essere portato con sé senza il rischio che si deteriori», ha aggiunto l’esperto. Il consiglio è quello, per chi è allergico, di avvertire sempre di esserlo nel momento della ordinazione di un pasto. Ma anche quello di leggere con attenzione sul menu le indicazioni dei cibi contenuti nelle preparazioni, indicazione prevista per legge.
L'allergia più frequente fra i più piccoli è proprio quella al latte vaccino (al di sotto dei 5 anni non lo tollerano in oltre
100 mila). In tutto gli allergici ai cibi nel nostro Paese sono più di 2 milioni, pari al 3,5% della popolazione generale. In Italia l'alimento più allergizzante negli adulti è la nocciola (26%), seguita da verdura (14%), frutta fresca, soprattutto pesche e albicocche (12%), crostacei (10%), pesce (7%), legumi (6%), semi (6%) e grano (5%). Gli under 18 che soffrono di allergie alimentari sono invece 570 mila: 270 mila bimbi tra 0 e 5 anni, 180 mila tra 5 e 10 anni, 120 mila tra 10 e 18. E fra i più piccoli (0-5 anni), 5 mila rischiano di reazioni allergiche gravi che potrebbero anche costare loro la vita. Uno choc su 3 si verifica alla scuola materna o alle elementari. In cima alla classifica degli alimenti più intollerati dagli under 5 c'è appunto il latte vaccino (100 mila allergici), seguito da uova (80 mila), noci, nocciole e arachidi (50 mila) e altri ingredienti come grano, pomodoro, soia, crostacei, frutta e verdura.
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