Nella totale indifferenza dell’Europa e dell’Italia, la prima incapace di mettere a punto una strategia comune per gestire gli sbarchi e la seconda alle prese con la crisi elettorale balneare, le navi delle Ong continuano a salvare migranti: ora sono più di 500 a bordo della Open Arms e della Ocean Viking. Una situazione di stallo totale visto che Matteo Salvini ha ribadito la chiusura dei porti italiani e nessun altro paese si è detto disponibile a far sbarcare le persone, alcune delle quali sono in mare da ormai 11 giorni. L’ultimo salvataggio è stato effettuato nel pomeriggio dalla Ocean Viking, la nave battente bandiera norvegese delle ong Sos Mediterranee e Medici senza Frontiere che aveva già a bordo 250 persone soccorse in 3 diversi interventi negli ultimi giorni. «Abbiamo appena concluso un’operazione di soccorso critica - dicono le Ong - Subito dopo aver distribuito i giubbotti salvagente ai migranti uno dei tubolari del gommone è esploso e diverse persone sono finite in acqua. Tutti e 105 i migranti che erano a bordo sono ora al sicuro». Sulla nave sono ora in 356, di cui 103 minori, alcuni dei quali di 5-6 anni mentre il più piccolo ha un anno. E le condizioni non sono delle migliori. «In molti - dice Luca Pigozzi, il coordinatore del team di Msf - hanno raccontato di essere stati torturati con scosse elettriche, di esser stati picchiati con pistole e bastoni, di aver subito bruciature con plastica fusa». Una condizione identica a quella dei 151 a bordo di Open Arms, la nave della ong catalana che da 11 giorni naviga al largo di Lampedusa. In nove tra ieri e oggi sono stati sbarcati: un ventenne con sospetta tbc è stato portato a Lampedusa mentre altre due donne, con gli accompagnatori per un totale di otto persone, sono state trasferite a Malta. Ma tutti gli altri restano a bordo senza una soluzione all’orizzonte. La «situazione è molto complicata e può peggiorare da un momento a l'altro, abbiamo bisogno di un porto prima possibile» conferma la ong che definisce «folle» il non poter sbarcare i migranti, denuncia «l'assoluta mancanza di umanità» dell’Europa e sottolinea con preoccupazione che mercoledì è previsto un peggioramento del meteo con onde di due metri e mezzo. «L'Italia ci impedisce di avvicinarci a Lampedusa, Malta ha negato autorizzazione a entrare in acque territoriali per ripararci. Abbiamo a bordo 151 persone con bambini piccoli. Vergogna». E con la Ong, dopo Richard Gere e Antonio Banderas, si schiera un’altra star del cinema, Javier Bardem. «L'Europa si impegni a far sbarcare le persone a bordo e salvi così la sua dignità - dice l’attore spagnolo - Open Arms sta facendo un lavoro straordinario e necessario per salvare la vita di persone che scappano da situazioni che noi non possiamo neanche immaginare, con l’unico obiettivo di dare un futuro ai propri figli». Parole che non intimoriscono Matteo Salvini. «Ribadiamo l'assoluto divieto di ingresso nelle acque italiane: 350 sono su una nave con bandiera norvegese di una Ong francese, 150 sono su una nave spagnola di una ong spagnola, si aprano i porti di Francia, Spagna e Norvegia». Ma il ministro nulla può con i migranti che arrivano autonomamente, nonostante i divieti: 55 sono sbarcati a Crotone con una barca a vela, 14 sono arrivati su una barchetta a Lampedusa, un’altra ventina sulla spiaggia di Sciacca. Per tutti loro, i porti restano aperti.