Lunedì 23 Dicembre 2024

Open Arms, autorizzato lo sbarco di nove migranti bisognosi di cure mediche

È stato autorizzato lo sbarco per 5 dei migranti che da 14 giorni si trovano sulla Open Arms. Lasciano la nave della ong spagnola per motivi psicologici e perché bisognosi di soccorsi sanitari. Ad accompagnarli 4 familiari, quindi complessivamente sono nove persone. La Open Arms resta, intanto, a circa 150 metri dalla costa di Lampedusa. Sul molo Favarolo, ci sono tutte le forze dell’ordine e le ambulanze per trasferire i migranti. Sul molo sono appena giunti sei donne e tre uomini. Si tratta di eritrei e somali che risulterebbero stremati a livello psicologico, motivo per il quale s'è deciso di farli sbarcare. La polizia si sta occupando di sovrintendere alle operazioni di approdo. Sono pronti anche i mezzi di soccorso che trasferiranno, in primissima battuta, i 5 migranti bisognosi di cura e assistenza al poliambulatorio. «Cinque evacuazioni urgenti in 14 giorni. Cosa aspettano ad autorizzare sbarco di tutte le persone a bordo, che l’emergenza medica diventi insostenibile? Quanta crudeltà», scrive su Twitter la Open Arms, dopo l’evacuazione urgente di 9 persone per cure mediche». Ieri il Tar del Lazio ha accolto il ricorso della ong, sospendendo il divieto di ingresso nelle acque italiane disposto da Salvini. Provvedimento rinnovato ieri dal ministro dell’Interno che ha presentato ricorso contro la decisione del Tar ribadendo il suo 'no' alla sbarco dei migranti. Salvini ha firmato il divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane per la Open Arms nella notte ma il ministro della Difesa Elisabetta Trenta non ha firmato il provvedimento. «Non si può ritenere che siano rinvenibili nuove cogenti motivazioni di carattere generale ovvero di ordine e sicurezza pubblica tali da superare gli elementi di diritto e di fatto nonché le ragioni di necessità e urgenza posti alla base della misura cautelare disposta dall’autorità giudiziaria, che anzi si sono verosimilmente aggravati», ha spiegato Trenta. «Ho preso questa decisione, motivata da solide ragioni legali, ascoltando la mia coscienza - sottolinea ancora il ministro - Non dobbiamo mai dimenticare che dietro le polemiche di questi giorni ci sono bambini e ragazzi che hanno sofferto violenze e abusi di ogni tipo. La politica non può mai perdere l’umanità . Per questo non ho firmato». «Umanità non significa aiutare trafficanti e ong. Per me umanità significa investire seriamente in Africa e non certo aprire i porti italiani - replica Salvini -. Sul divieto di sbarco alla Open Arms siamo soli contro tutti. Contro Ong, tribunali, Europa e ministri impauriti. E col Pd al governo, immigrazione di massa e Ius Soli tornerebbero realtà».

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