Lunedì 23 Dicembre 2024

Migranti, ispezione sulla Open Arms: "Nessuna emergenza sanitaria". La Spagna offre un porto

Secondo quanto si apprende dall’ispezione sulla Open Arms, disposta dalla Procura di Agrigento, non sarebbero emerse particolari criticità igienico-sanitarie da far scattare l’emergenza. La nave della Ong spagnola rimane alla fonda di Lampedusa, di fronte Cala Francese. Cinque naufraghi, con addosso giubbotti-salvagente, si sono gettati dalla Open Arms tentando di raggiungere a nuoto la costa di Lampedusa. Per evitare il peggio alcuni volontari della Ong si sono tuffati e hanno riportato i migranti sulla nave. A bordo scene di panico, con le donne in lacrime. Per il fondatore della Ong, Oscar Camps, la «situazione è insostenibile». Il premier spagnolo Pedro Sancher ha annunciato di aver offerto il porto di Algesiras, in Andalusia, per lo sbarco dei migranti a bordo della nave Open Arms, da giorni a largo di Lampedusa. «Ho indicato che il porto di Algeciras sia abilitato per ricevere OpenArms. La Spagna agisce sempre nelle emergenze umanitarie. È necessario stabilire una soluzione europea, ordinata e di supporto, che guidi la sfida migratoria con i valori del progresso e dell’umanesimo dell’Ue», ha scritto Sanchez su Twitter. «L'inconcepibile risposta delle autorità italiane, e in particolare del suo ministro dell’Interno Matteo Salvini, di chiudere tutti i suoi porti e le difficoltà esposte da altri paesi del Mediterraneo centrale, hanno portato la Spagna a guidare nuovamente la risposta alla crisi umanitaria «. E’ quanto si legge, secondo El Pais, in un comunicato della presidenza spagnola, nel quale si annuncia la decisione del premier Pedro Sanchez di accogliere l’Open Arms in Andalusia. «Chi l’ha dura la vince: la Spagna ha aperto i porti. Non ho risposto agli insulti, alle minacce di morte. Si ragiona con calma e si lavora da ministro». Lo afferma il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini in diretta su Facebook. Sulla Open Arms «è intervenuto il premier, il Tar, tutti. Poi scendono e la metà degli sbarcati non erano minorenni, non c'èra nessuna emergenza igienico-sanitaria». Lo afferma il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini in diretta su Facebook. «Qualsiasi ministro avrebbe mollato, ma io no». Intanto, hanno trascorso la loro prima notte sulla terraferma nell’hotspot di Lampedusa, dopo 16 giorni vissuti sul ponte della Open Arms ancora ferma alla fonda dell’isola, i 27 ragazzi fatti sbarcare ieri in quanto minori non accompagnati; 8 di loro però, come ha reso noto ieri sera il ministro dell’Interno Matteo Salvini, hanno poi dichiarato di essere maggiorenni. Il più piccolo del gruppo avrebbe 14 anni, gli altri tra i 16 e i 17 anni. Secondo il responsabile del poliambulatorio dell’isola, Francesco Cascio, le loro condizioni sono buone. «Tant'è - spiega - che all’arrivo in banchina sono stati visitati dallo staff medico e non avendo alcuna patologia sono stati condotti direttamente nel centro in contrada Imbriacola». Diciannove dei 27 migranti minorenni sbarcati ieri sera dalla Open Arms domattina lasceranno l’hotspot di contrada Imbriacola, a Lampedusa, e verranno trasferiti - con il traghetto di linea - a Porto Empedocle dove giungeranno in serata. Dal porto verranno poi accompagnati, come sempre avviene per i minorenni, in una struttura protetta. Resteranno invece nell’hotspot gli altri 8 giovani che, una volta sbarcati dalla nave della ong spagnola, si sono dichiarati maggiorenni.

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