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Il Papa rimane chiuso in ascensore e arriva in ritardo all'Angelus: "Scusatemi"

Papa Francesco

«Devo scusarmi del ritardo: sono rimasto chiuso in ascensore per 25 minuti, c'è stato un calo di tensione ma poi sono venuti i vigili del fuoco». Lo ha detto il Papa prima dell’Angelus cominciato con diversi minuti di ritardo.

E’ «l'ascensore privato» dei Papi, quello che oggi è rimasto bloccato per 25 minuti mentre portava Francesco al terzo piano del palazzo apostolico, dove il pontefice si affaccia per la preghiera domenicale dell’Angelus. In Vaticano è chiamato «l'ascensoretto di Sisto V», perchè vi si accede dall’omonimo cortile, uno dei più riservati di tutto il piccolo Stato. E arriva direttamente nell’appartamento papale, dove Bergoglio non ha deciso di abitare, ma che viene utilizzato la domenica e per altre occasioni ufficiali.

L’inconveniente è stato subito segnalato alla centrale operativa interna che ha mobilitato il servizio di vigili del fuoco vaticani, che hanno la loro caserma operativa nel cuore della Città leonina, nel cortile di San Damaso, a poche centinaia di metri dall’ascensoretto. Negli anni l’ascensore è stato usato da tutti i papi, in particolare da Giovanni Paolo II quando aveva problemi di deambulazione.

La «corsa ai primi posti» fa male alla comunità. Ha poi detto Papa Francesco all’Angelus. «È un atteggiamento piuttosto diffuso, anche ai nostri giorni», ha evidenziato il Papa. «Si cerca il primo posto per affermare una presunta superiorità sugli altri. In realtà, questa corsa ai primi posti fa male alla comunità, sia civile sia ecclesiale, perché rovina la fraternità». «Tutti conosciamo
questi arrampicatori».

«Il contraccambio umano falsa le relazioni, le fa commerciali, introducendo l’interesse personale in un rapporto che dovrebbe essere generoso e gratuito. Invece Gesù invita alla generosità disinteressata, per aprirci la strada verso una gioia molto più grande: quella di essere partecipi dell’amore stesso di Dio». Lo ha detto il Papa all’Angelus.

Il 5 ottobre il Papa ha convocato un concistoro per la creazione di 10 nuovi cardinali. Lo ha detto lo stesso Francesco all’Angelus. Tra questi anche mons. Zuppi, arcivescovo di Bologna.

Tra i dieci anche il sottosegretario al Dicastero dello Sviluppo umano padre Michael Czerny che si occupa di migranti. Lo ha annunciato il Papa alla fine dell’Angelus.

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