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Seggiolini salva-bebè: la norma c'è ma non è ancora operativa

La norma che impone in Italia l'uso di seggiolini salva-bebé esiste ma non è ancora operativa perchè manca il regolamento attuativo. A giugno lo ricordava, con qualche preoccupazione in vista delle ondate di calore estivo, l’Asaps, l’associazione sostenitori Polstrada.

Sull'onda di tragedie simili a quella di oggi a Catania, il Parlamento ha votato un anno fa l’obbligo di usare un sistema di allarme per i piccoli che rischiano di essere dimenticati in auto al caldo. Ma l’iter, che prevede anche il parere del Consiglio di Stato, non si è concluso.

Il presidente dell’Asaps Giordano Biserni ricordava che il bilancio dello Stato prevede uno stanziamento di un milione di euro per il 2019 e un altro milione nel 2020. La norma si propone di incentivare l’acquisto di sistemi di allarme per "chiunque risieda in Italia e trasporti minori fino a 4 anni".

L’Asaps ha lanciato comunque una campagna ("Bimbi in auto: mai più da soli") ricordando alcuni consigli «che permettano ai genitori - spiega il presidente Biserni - di evitare il 'black out mentale', quel momento di amnesia dissociativa transitoria, sempre più presente in persone stressate dai ritmi casa-lavoro, dai pensieri di una vita logorata da mille criticità che mettono al secondo posto il bambino».

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