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Scuola, per accedere alla maturità sarà obbligatorio sostenere le prove Invalsi

Aver sostenuto le prove Invalsi durante l’ultimo anno scolastico (ma non il risultato ottenuto) - oltre all’alternanza scuola lavoro, al requisito della frequenza scolastica e al profitto - sarà quest’anno un elemento necessario per l’ammissione all’esame di Stato 2019/2020.

E’ la novità contenuta nella circolare diffusa oggi dal Miur. Nel documento si parla anche della reintroduzione della traccia di storia «almeno una delle tracce della tipologia B (analisi e produzione di un testo argomentativo) deve riguardare l'ambito storico» - già annunciata da giorni dal ministro Lorenzo Fioramonti - e dell’avvio del colloquio orale mediante l'analisi, da parte dello studente, dei materiali preparati dalla commissione, eliminando il sorteggio delle tre buste che era stato introdotto nell’ultima maturità del giugno scorso.

In realtà che le nuove prove Invalsi di quinta superiore dovessero diventare obbligatorie era già previsto dal decreto legislativo sulla revisione degli esami di Stato del 2017 previsto dalla legge sulla Buona Scuola, ma l’ex ministro dell’Istruzione Marco Bussetti l’anno scorso aveva deciso di rinviarne l’obbligo di un anno; ora dunque si è imposta l'applicazione, per evitarla era necessaria infatti una nuova norma che avrebbe dovuto modificare il decreto del 2017. Il ministro Fioramonti ha sempre detto di non voler modificare ulteriormente la maturità per rispetto verso gli studenti e gli insegnanti, e che l’esame di quest’anno sarebbe rimasto sostanzialmente lo stesso.

«Credo molto nella valutazione - ha detto nelle scorse settimane, riferendosi anche all’Invalsi - è utile, intesa come un’agevolazione per docenti e studenti. Deve essere quasi invisibile. Non serve per punire, ma capire cosa fare per essere più efficienti, premiando chi ha incrementi proporzionali migliori».

Gli studenti di quinta superiore hanno sostenuto per la prima volta i test Invalsi di italiano matematica e inglese nel 2019; il grado di adesione è stato alto, pari ad oltre il 96 per cento, anche se la prova non era obbligatoria per pertecipare alla maturità. I primi a dover fare i conti con le prove Invalsi 2020 saranno proprio gli alunni di quinta superiore che dovranno affrontarle dal 2 al 31 marzo 2020. Chiuderanno invece la stagione dei test Invalsi 2020 i ragazzi di seconda superiore che avranno come ultimo giorno disponibile per poterle svolgere il prossimo 23 maggio.

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