Sicilia e Calabria minacciate dall’erosione costiera. Le mareggiate che nella notte tra venerdì e sabato si sono abbattute sui litorali hanno fatto tornare d'attualità un problema che da parecchi anni minaccia tutte le coste italiane. Le cause sono da ricercare in particolare nei cambiamenti climatici e la nella mancanza di protezione delle zone colpite.
In Sicilia colpita soprattutto la zona di Messina e provincia, come il litorale di Spinesante in cui occorre una velocizzazione dei lavori per mettere in sicurezza la zona e pare che siano pronti già sette milioni di euro. A Barcellona la furia del mare rischia di colpire i muri delle abitazioni vicine: già lo scorso weekend le onde hanno raggiunto la pista ciclabile, l’area pedonale e le panchine e l’ultimo lembo di spiaggia rimasto asciutto è stato coperto totalmente.
Anche parte dei litorali dei Nebrodi sono stati colpiti, a Sant’Agata di Militello ad esempio la furia del mare ha causato il crollo del muro dell’area di parcheggio e un tratto della banchina tra il piazzale Peppino Impastato e la rotonda all’altezza di Villa Falcone e Borsellino. La protezione civile ha recintato la zona e sia i tecnici comunali, sia i tecnici della città metropolitana di Messina hanno effettuato un sopralluogo nella zona.
Infine il litorale di San Giorgio a Gioiosa Marea, dove la mareggiata si è fatta strada nella piazza in direzione della tonnara e inoltre la sabbia trasportata ha intasato il sistema fognario. Problemi anche per i litorali calabresi che hanno riscontrato danni simili a quelli siciliani.
A Nicotera Marina il mare prende il sopravvento sull’arenile che si assottiglia sempre di più, inoltre ogni tipo di rifiuti come pneumatici, lamiere e interi tronchi d’albero hanno invaso la parte di spiaggia rimasta. Problemi ad Acquappesa, dove le scogliere in massi si frantumano ogni qualvolta la violenza delle onde si scaraventa contro di esse, non riuscendo più a proteggere le abitazioni vicine minacciando l’incolumità dei residenti.
A Fuscaldo è scomparso del tutto l’arenile e i lavori sono pronti a partire per ricostruirlo. Le stesse mareggiate hanno colpito le infrastrutture pubbliche e le strutture private di Cetraro. Infine gli ultimi comuni calabresi colpiti sono Amantea, dove è a rischio crollo il muro della strada di Coreca; Tortora, con il mare che minaccia i centri abitati ed infine Pizzo, con il molo “Pizzapundi” rimasto lesionato.
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