Mai, nella sua storia ultrasessantennale, la Lotteria Italia era scesa così in basso per numero di biglietti venduti. Il 2020, infatti, resterà nella storia del gioco nazionale come l’annus horribilis per quella che viene considerata la lotteria più popolare del Paese, nonché l'ultima rimasta in vita. In vista dell’estrazione del prossimo 6 gennaio sono stati venduti appena 6,7 milioni di tagliandi, 300 mila in meno dello scorso anno, ma soprattutto 200 mila in meno del 2012, quando i biglietti staccati furono 6,9 milioni. Un calo inesorabile che dura praticamente da 18 anni, nel passaggio dal 2001 al 2002 quando quasi 10 milioni di biglietti restarono invenduti ai Monopoli.
Il montepremi è andato aumentando di anno in anno, passando dai 100 milioni di lire del 1957 agli attuali 5 milioni di euro di oggi. Una cifra ormai stabile da quando andò in pensione la lira lasciando spazio alla moneta unica europea. Inevitabilmente l’appeal della Lotteria Italia è andato via via scemando a causa anche dei premi multimilionari di altri giochi con cadenza settimanale, giornaliera o, in alcuni casi oraria. Su tutti il Superenalotto, il sogno degli italiani che lo scorso anno, poco prima di Ferragosto, ha regalato la cifra record di 209 milioni di euro, vinti con una schedina casuale da 2 euro. Ma non solo. A pesare sul crollo della vendita dei biglietti sarebbe anche la decisione, ormai di due anni fa, di abbinare al biglietto della Lotteria Italia anche quello del Gratta&Vinci, un incentivo che ha portato ad un decremento addirittura del 18,6% rispetto all’anno precedente.
In attesa dell’estrazione di lunedì prossimo, nel tradizionale appuntamento dell’Epifania con la trasmissione della Rai «Soliti Ignoti - Il Ritorno», la Lotteria Italia ha già distribuito premi giornalieri per 750mila euro euro. Oltre al premio da 5 milioni di euro, saranno estratti anche gli eventuali premi di seconda e terza categoria che saranno stabiliti, nel numero e nell’importo, poco prima dell’inizio della trasmissione. Lo scorso anno il maxipremio da 5 milioni di euro andò nel Salernitano, più precisamente alla ricevitoria sull'area di servizio Sala Consilina Est. Ma fu tutta la Campania a festeggiare, con l’assegnazione anche degli altri due super-premi: quello da 2,5 milioni andò a Napoli e il terzo da 1,5 milioni a Pompei.
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