"Se un bambino piange in chiesa perchè magari ha fame, la mamma lo allatti pure". Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia della celebrazione in occasione della Festa del Battesimo del Signore.
Cappella Sistina, ore 9,30: Francesco celebra la messa con il battesimo di un gruppo di bambini di età compresa tra pochi mesi e un anno. Papà con incipienti calvizie e un primo accenno di pancetta, mamme sulla trentina dalla pettinatura curata per l’occasione. I primi strilli si sentono già all’inizio della funzione, ma al Vangelo la calma è assoluta.
Dopo la lettura delle Scritture - il battesimo di Cristo nel Giordano - Bergoglio va al microfono e parla per pochi minuti. «Battezzare un bambino è un atto di giustizia nei suoi confronti», spiega, «e fate bene a farli battezzare da piccoli, perchè nel battezzarli diamo loro un segno, il segno dello Spirito Santo che li difenderà ed aiuterà per tutta la vita».
Battezzando i bambini li facciamo «crescere con lo Spirito Santo, con la sua forza e la sua luce», prosegue il pontefice, che poi passa alla seconda parte del discorso. Questa: «i bambini non sono abituati a stare alla Sistina, ad essere chiusi in questo ambiente un po' caldo, ad essere vestiti così». Quindi «si sentiranno a disagio». Il pianto e le proteste sono prevedibili quanto inevitabili. E allora la cosa migliore è «non spaventarsi». Anzi, «lasciateli piangere, e se forse hanno fame, li si allatti. Sì, qui». Alla Sistina, dove i papi sono eletti e Michelangelo dipinse un terrificante Cristo giudice dei peccati degli uomini.
Del resto «i bambini hanno una dimensione corale, ed è una bella predica quando un bambino piange in chiesa».
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