Nel 2018, Roma è stata l'area urbana più congestionata nell'Ue, con i cittadini che hanno perso in media 254 ore l'anno a causa del traffico nelle ore di punta, il 16% in più rispetto al 2017. Più di Parigi e Londra (237 e 227 rispettivamente). Lo scrive l'Agenzia europea per l'ambiente nel suo rapporto su trasporti e ambiente 2019.
Tra le 15 aree urbane Ue più congestionate, Milano occupa il quinto posto con 226 ore (+6% sul 2017), Firenze il settimo (195 ore, +3%), Napoli il decimo (186 ore, -3%), Torino il dodicesimo (167, -2%). In generale, gli italiani sono terzi in Europa per quantità di tempo passato imbottigliati nel traffico con oltre 35 ore pro-capite nel 2017, in lieve peggioramento rispetto al 2015.
Nel rapporto, l'Aea sottolinea che camminare, andare in bicicletta e usare i trasporti pubblici nelle città rimangono opzioni di mobilità più ecologiche rispetto agli scooter elettrici e servizi tipo Uber o Lyft. L'Aea invita le città a potenziare i servizi di trasporto "sul primo e l'ultimo miglio", cioè la parte del tragitto dei pendolari che il più delle volte non è coperta da mezzi pubblici.
In questi tratti vanno migliorate le infrastrutture per le biciclette, per esempio. I trasporti, infatti, sono il solo settore dove le emissioni aumentano invece di diminuire, con il 29% in più dal 1990 al 2018. Il rapporto Aea segnala che le emissioni medie di CO2 delle nuove autovetture sono aumentate per il secondo anno consecutivo, raggiungendo 120,4 g di CO2 per chilometro.
Le auto a benzina stanno sorpassando le auto diesel nelle vendite, ma il consumo totale di gasolio continua ad aumentare. Le emissioni dal trasporto aereo sono cresciute di una media di oltre il 3% ogni anno dal 2013, quelle del trasporto navale del 5% in 2 anni (2015-2017). La quota di energia rinnovabile utilizzata per i trasporti nell'Ue è passata dal 7,4% nel 2017 all'8,1% nel 2018, ben al di sotto dell'obiettivo del 10% fissato per il 2020.
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