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Coronavirus, due le vittime in Italia: registrato il primo caso in Piemonte

AGGIORNAMENTO ORE 20.48: C'è una seconda persona positiva al coronavirus nel milanese. Si tratta di un abitante di Mediglia, a Sud del capoluogo, che era ricoverato all’ospedale di Melegnano e che ora sarebbe stato trasferito al Sacco. Già ieri il sindaco di Mediglia aveva disposto l’annullamento degli eventi aggregativi.

AGGIORNAMENTO ORE 19.40: Non ha mai avuto il coronavirus il presunto 'paziente zero', l’amico del 38enne di Codogno che era stato a cena con lui dopo esser tornato dalla Cina. Lo ha detto ai cronisti il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri. «Dai test effettuati - ha detto - è emerso che non ha sviluppato gli anticorpi». L’uomo era già risultato negativo al primo test per il coronavirus. Dunque, non è partita da lui la diffusione del virus nel lodigiano.

AGGIORNAMENTO ORE 19.10: È già stata seppellita Giovanna Carminati, la 77enne morta nella sua casa di
Casalpusterlengo (Lodi) che il tampone post mortem ha rivelato essere positiva al coronavirus. Lo rende noto il sindaco Elia Delmiglio, spiegando che la sepoltura è avvenuta in tempi tanto celeri per «motivi igienico-sanitari».

AGGIORNAMENTO ORE 19: Dispositivi di protezione individuale come guanti e mascherine, «anche in considerazione della attuale difficoltà di approvvigionamento», «dovranno essere resi disponibili, in base ai diversi e potenziali profili di esposizione, per il personale che svolge servizi operativi o che comportano l’esposizione diretta al rischio di contagio, come nel caso di servizi ad immediato contatto con il pubblico». Così una circolare inviata oggi dalla Direzione unità del Dipartimento di Ps, in relazione dell’emergenza coronavirus.

AGGIORNAMENTO ORE 18.35: Cinque medici sardi - uno in servizio all’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari, due all’ospedale Santissima Annunziata di Sassari, uno all’Assl sassarese e uno a Oristano - sono stati momentaneamente sospesi dal lavoro e invitati alla quarantena volontaria dai dirigenti dei rispettivi reparti perché nei giorni scorsi sono rientrati in Sardegna con un volo da Singapore, dopo una crociera nei mari asiatici. I medici coinvolti, che già nei giorni scorsi si erano recati al lavoro, questa mattina hanno ricevuto un avviso per telefono, con il quale appunto gli è stato comunicato di restare a casa.

AGGIORNAMENTO ORE 18.26: Terzo caso accertato di Coronavirus in provincia di Cremona: si tratta di un anziano residente a Soresina, ricoverato da alcuni giorni all’ospedale di Crema. Sono ancora ignote le modalità di contagio. Sono state già attivate le procedure di identificazione dei contatti diretti. È il 40/o paziente positivo al coronavirus in Lombardia.

AGGIORNAMENTO ORE 17.57: È positivo al coronavirus l'infermiere addetto al triage all’ospedale di Codogno (Lodi) che prese in carico il 38enne lodigiano colpito da Covid-19. Si tratta di un piacentino che si era messo già ieri in isolamento volontario a casa, dove vive da solo, e che nella notte è stato trasportato in ospedale a Piacenza a causa della comparsa dei primi sintomi. È in buone condizioni di salute e sta ricevendo adeguate cure.

AGGIORNAMENTO ORE 17.35: La Regione Friuli Venezia Giulia ha decretato lo stato di emergenza fino al 31 luglio prossimo per «fronteggiare il rischio sanitario da Coronavirus, anche in considerazione dei primi casi di contagio nel territorio italiano e in particolare nella vicina regione del Veneto ed in esito della riunione del Comitato operativo di Protezione civile avvenuta oggi». Lo ha reso noto il vice governatore Fvg, Riccardo Riccardi, che ha agito concordemente con il governatore, Massimiliano Fedriga.

AGGIORNAMENTO ORE 17.23: Il padre e la madre di M.Y.M, il paziente 1 affetto da Coronavirus, stanno per essere portati in ospedale da un’ambulanza arrivata presso la loro abitazione a Castiglione D’Adda (Lodi). A quanto si apprende, l’uomo e la moglie, rispettivamente di 78 e 70 anni, verranno ricoverati per accertamenti su un possibile contagio. Il padre in particolare avrebbe la febbre. A portare via i coniugi un pool di medici, infermieri professionisti, con addosso attrezzatura protettiva per ridurre il rischio di contagio. I residenti nella strada sono stati invitati a non uscire di casa durante le operazioni di trasferimento.

AGGIORNAMENTO ORE 17.03: Un caso di Coronavirus è stato registrato in Piemonte. I test, che hanno dato esito positivo, sono stati svolti a Torino dagli specialisti dell’ospedale Amedeo di Savoia. E’ il primo caso di positività al Coronavirus in Piemonte. Un caso accertato a Torino e altri quindici sospetti nel resto del Piemonte, per i quali si aspetta il responso del tampone. Il contagiato è un 40enne, l'uomo ha un pò di febbre, ma la sue condizioni sarebbero buone. È venuto in contatto con le persone contagiate in Lombardia. Nei confronti dei suoi familiari e dei medici che lo hanno soccorso sono state applicate le misure di prevenzione previste.

AGGIORNAMENTO ORE 16.28: Il test per il coronavirus sul 77enne deceduto ieri notte è stato eseguito solo 14 giorni dopo l’insorgere dei sintomi. Questo perchè, ha spiegato la dirigente del reparto malattie infettive della Regione Veneto Francesca Russo, il paziente «si è presentato con un quadro di polmonite e non presentava il criterio principale per la diagnosi che è quello epidemiologico e cioè quello che prevede o un viaggio nelle aree a rischio o contatti con soggetti provenienti da aree a rischio». «Quando poi il paziente non migliorava con le normali terapie messe in atto per la polmonite da influenza si è fatto il test», ha quindi spiegato. Tutti i test effettuati sugli operatori sanitari dell’ospedale di Schiavonia sono risultati negativi.

AGGIORNAMENTO ORE 16.12: Le Università del Veneto resteranno chiuse per l’emergenza Coronavirus. Lo ha annunciato il presidente del Veneto, Luca Zaia, precisando di essersi consultato con i rettori dei vari atenei della regione: «abbiamo deciso di tenerle chiuse dalla prossima settimana» ha detto. Rispondendo ai giornalisti su eventuali provvedimenti per manifestazioni come il Carnevale di Venezia, Zaia ha detto che attende le linee guida che saranno diramate dal ministro della sanità, Roberto Speranza, perchè le iniziative devono essere uniformi in tutto il Paese.

AGGIORNAMENTO ORE 15.47: Un’anziana è stata portata al pronto soccorso dell’ospedale san Giovanni di Dio di Agrigento dove è stata ricoverata per una forma di polmonite con insufficienza respiratoria. I sanitari hanno eseguito il protocollo previsto per i casi di Coronavirus. Alla paziente, che è stata subito posta in isolamento, i medici hanno eseguito il tampone che è stato inviato all’istituto di virologia del Policlinico per gli esami.

AGGIORNAMENTO ORE 15.42: «L'Italia si colloca, al momento, al primo posto tra i paesi europei per numero di contagi da nuovo coronavirus SarsCoV2». Lo afferma all’ANSA Walter Ricciardi, membro del Consiglio Esecutivo dell’Organizzazione mondiale della Sanità. Attualmente, nel nostro Paese si registrano infatti oltre 50 casi di contagi secondari (in persone non provenienti da aree a rischio) e due decessi, ma il numero delle infezioni continua a crescere.

AGGIORNAMENTO ORE 15.11: Un caso che presenta caratteristiche di «sospetto» legato al coronavirus è stato segnalato in Umbria. Lo ha reso noto la Regione al termine della riunione della task force che si è tenuta al centro di protezione civile di Foligno. Si tratta - è stato spiegato - di un caso «da subito monitorato dai servizi sanitari territoriali». Riguarda un soggetto, ora in isolamento, ospitato in una piccola struttura ricettiva umbra.

AGGIORNAMENTO ORE 15.06: Otto cittadini cinesi che gestiscono un’attività imprenditoriale a Vò Euganeo, comune epicentro del contagio da Coronavirus in Veneto, sono stati portati in ospedale per verifiche sul loro stato di salute. Lo riferisce all’ANSA il sindaco, Giuliano Martini. Il laboratorio gestito dai cittadini orientali è uno dei punti che il Comune e le strutture di prevenzione stanno sottoponendo a verifiche, per le indagini sul possibile 'punto zero' della diffusione del virus. Si tratta di sette uomini e una donna.

AGGIORNAMENTO ORE 15: Ieri «è stata rinvenuta nel proprio domicilio una donna di 77 anni deceduta che aveva tutta una serie di sue patologie. A questa persona post mortem è stato fatto il tampone ed è risultato positivo, ma ad oggi non possiamo dire, visto che manca l’autopsia e altri esami, se è morta a causa del coronavirus o per altre situazioni». Lo ha detto l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, parlando del primo decesso in Lombardia per coronavirus.

AGGIORNAMENTO ORE 14.58: Sono 12 i casi di Coronavirus registrati finora in Veneto; uno di essi era il 78enne deceduto ieri a Schiavonia. Lo si apprende dalla Regione. Degli altri 11 contagiati, solo uno è al di fuori del comune di Vò Euganeo: il 67enne di Mira (Venezia) portato la notte scorsa dall’ospedale di Dolo a Padova, in rianimazione. I restanti 9, tra cui «altri sette casi registrati oggi» ha spiegato il governatore Luca Zaia, fanno riferimento tutti a residenti del comune di Vò.

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Aumenta il numero di casi di coronavirus in Italia. Dodici in Veneto, compreso il pensionato morto ieri, 39 in Lombardia, compresa la donna morta questa mattina, e tre nel Lazio. Ai tre in Veneto se ne sono infatti aggiunti, come comunicato dal governatore Zaia, altri 9: tra questi anche i familiari dei primi due contagiati e altri residenti nel comune di Vò Euganeo (Padova).

Mentre buone notizie arrivano dallo Spallanzani di Roma: sia il ricercatore italiano che l’uomo cinese ricoverati per coronavirus sono ormai negativi al test. L’italiano addirittura sarà dimesso oggi, mentre il cinese è fuori dalla terapia intensiva. Migliora anche la moglie. Scatta il protocollo dei medici di famiglia: in caso di febbre, triage telefonico senza venire in studio per non mettere a rischio gli altri pazienti.

Una donna in Lombardia con sospetto coronavirus è morta in ospedale in mattinata. Era in attesa del test dopo il ricovero per polmonite, potrebbe essere il secondo decesso per coronavirus nel nostro Paese. Intanto continuano a crescere i contagi.

Nella notte altri due positivi: uno a Cremona, un uomo di Sesto Cremonese ricoverato da 5 giorni nel reparto di pneumologia dell’ospedale di Cremona, 16mo caso in Lombardia, e un altro in Veneto, a Dolo, dove sono tre i casi confermati e dove ieri sera si è registrato il primo morto in Italia, un pensionato 78enne. Di prima mattina sono arrivati a Pratica di Mare i 19 italiani a bordo della Diamond Princess rimpatriati dal Giappone: per loro scatta ora la quarantena alla Cecchignola. Alle 12 nuovo vertice in Protezione Civile con il premier Giuseppe Conte.

Il governo è pronto a mettere in campo nuove misure, qualora ce ne ne fosse bisogno. Arriva dalla Protezione Civile il messaggio del premier Giuseppe Conte, dopo la notizia della prima vittima italiana del coronavirus all’ospedale di Padova. «Questo non è il momento delle perplessità o di rimproverarci qualcosa - ha detto il primo ministro - C'è da mantenere un monitoraggio costante e verificare le misure in atto, che sono di massima precauzione».

Conte ribadisce di aver «preso tutte le misure e siamo disponibili a valutarne ulteriori, se necessarie». Il capo del governo ha voluto poi mandare un messaggio distensivo, per tranquillizzare gli italiani, in particolare i cittadini del Nord alle prese con le notizie dei 16 contagiati ed ora anche di un morto, un 78enne di Vò Euganeo. «Rassicuriamo tutta la popolazione - ha detto Conte - al momento abbiamo messo in quarantena tutte le persone che sono venute in contatto con i casi certificati positivi».

Nuove misure restrittive saranno prese già in queste ore nelle le zone del Veneto dove risiedevano i due anziani trovati positivi, così come disposto già nel Lodigiano. A confermarlo, al termine della riunione, è stato il ministro della Salute, Roberto Speranza. «Siamo al lavoro per un’ulteriore ordinanzache sarà sottoscritta con la regione Veneto. L’obiettivo è contenere in aree geografiche limitate l’epidemia» ha spiegato il ministro sottolineando che i provvedimenti ricalcheranno quelli già attuati per i 10 comuni in provincia di Lodi.

«Siamo convinti - ha concluso - che il servizio sanitario nazionale sia all’altezza di questa sfida. Abbiamo fatto un lavoro di screening molto accurato, per selezionare uno ad uno i contatti stretti di queste persone, li stiamo verificando uno ad uno con i tamponi e pensiamo che questa sia la modalità più efficace per contenere l’avanzamento del virus».

 

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