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Indossa maglia con scritto "Adolf", 6 in condotta per un tredicenne

Un 6 in condotta, una nota sul registro, la consegna del libretto contenente il testo della Costituzione e un compito: scrivere una riflessione e un approfondimento, da illustrare poi davanti ai compagni di classe, su alcuni articoli tra cui quelli contro l’apologia di fascismo.

È quanto il consiglio degli insegnanti di una scuola della provincia di Bologna ha stabilito per uno studente di 13 anni che il 28 gennaio, il giorno dopo quello dedicato alla commemorazione delle vittime della Shoah, ha portato in aula una maglietta con scritto 'Adolf' e il numero 32, riferito all’anno del successo del partito nazista in Germania, per partecipare a una partita di pallavolo.

L’episodio si aggiunge ad altri avvenimenti che, nelle ultime settimane, hanno scosso la comunità bolognese come la comparsa di una stella di David accanto al citofono di un docente la cui famiglia è stata vittima dell’Olocausto o la scoperta di scritte e simboli antisemiti in via Piella, in pieno centro città. Scoperta la maglietta, la professoressa in aula ha avvertito subito la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo che ha convocato lo studente.

«Ogni anno - ha spiegato la docente all’ANSA - organizziamo un torneo di pallavolo e lasciamo libere le classi di scegliere il colore della maglia e cosa scrivervi sopra. I genitori poi fanno stampare ciò che chiedono i ragazzi. Lo studente non ha mai indossato la maglietta, ma per la sua scelta ho deciso di incontrarlo. È un ragazzo intelligente, in gamba: si è trattato, probabilmente, di una superficialissima bravata che ha tirato in ballo temi su cui non si può assolutamente mai, mai scherzare».

Da qui la decisione di abbassare il voto in condotta e di scegliere un tema, per realizzare un elaborato di approfondimento, per fargli capire la gravità del gesto. «Lo spunto che abbiamo scelto, l’approfondimento sulla nostra Costituzione - ha aggiunto la professoressa - vuole essere un aiuto alla crescita. Lo studente sta lavorando a questo compito e presto lo presenterà ai suoi compagni di classe». La dirigente scolastica ha incontrato anche il padre del 13enne per chiedere conto della maglietta. Lui starebbe valutando di agire per vie legali contro l’istituto comprensivo per chiarire le ragioni del voto in condotta.

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