
AGGIORNAMENTO DELLE 17.26: Completati i controlli anche del treno Intercity notte arrivato alla Stazione di Messina intorno alle 16, proveniente da Roma. Sui 96 passeggeri giunti in Sicilia, 8 quelli scesi nella città dello Stretto, gli altri sono diretti nelle altre località dell’Isola. Non si registrano casi sospetti.
AGGIORNAMENTO DELLE 17,18: Tutti quelli che sbarcano dalle navi traghetto e accusano febbre vengono trasportati al Policlinico per eseguire i tamponi. Chi è in auto viene “scortato” fino al Policlinico, chi è a piedi verrà trasportato in ospedale a bordo di un mezzo messo a disposizione dall’Atm. Sul posto i vertici di Asp e Policlinico.
AGGIORNAMENTO DELLE 16.54: Sono 12 i passeggeri scesi a Messina dall’Intercity notte proveniente da Milano. Non si registra nessun caso particolare. I viaggiatori, per lo più studenti provenienti dal Nord, sono stati sottoposti a misurazione della temperatura corporea e andranno in quarantena obbligatoria. Gli è stata chiesta anche l’autocerificazione sullo spostamento effettuato. Insieme a loro un altro centinaio di passeggeri, che raggiungerà le altre destinazioni dell’Isola, da Catania a Siracusa, passando per Palermo e le stazioni intermedie. In corso i controlli sul treno intercity giorno giunto da Roma intorno alle 16.
AGGIORNAMENTO DELLE 15.20. I controlli sono terminati. Il treno sta per essere sdoppiato nelle due direttrici: Siracusa e Palermo. In entrambi i casi, nelle relative tappe, verranno svolti controlli relativi all'autocertificazione.
AGGIORNAMENTO DELLE 14.48. I posti disponibili 264 (è il 50% dell'offerta totale, secondo nuove disposizioni per rispettare le distanze tra i passeggeri). Partiti da Milano 84 passeggeri, poi il treno ha fatto altre fermate. In Sicilia arrivati circa 100 passeggeri
AGGIORNAMENTO DELLE 14.25. Si stanno prolungando più del previsto i controlli al binario 9 della Stazione di Messina. Si procede per due vagoni per volta. Un precedente screening è stato fatto alla Marittima. A bordo ci sarebbero anche alcune decine di giovani studenti. Il convoglio, che si snoderà verso le direttrici tirrenica (Palermo) e ionica (Siracusa), sta subendo notevoli ritardi.
AGGIORNAMENTO DELLE 13.35. È arrivato alle 13.30 al binario 9 della sezione centrale di Messina il treno Intercity notte proveniente da Milano. In corso controlli della polizia ferroviaria e dell’autorità sanitaria, secondo il protocollo coordinato dalla Prefettura di Messina.
AGGIORNAMENTO DELLE 13.25. Autocertificazione alla stazione ferroviaria di Villa San Giovanni (Reggio Calabria) da consegnare agli agenti della polfer, per i passeggeri che arrivano con treni dal Nord Italia e controlli con il termoscanner agli imbarcaderi di Messina, con obbligo di isolamento per eventuali casi sospetti. Sono le disposizioni in atto nelle due regioni per controlli sull'arrivo di persone in Sicilia e Calabria. Al momento tutto si svolge regolarmente. A Messina sono impegnati nell'operazione polizia, carabinieri, guardia di finanza e guardia costiera. Maggiori controlli sugli arrivi in treno dal Nord Italia erano stati disposti stamane dal presidente della Regione Nello Musumeci anche con il supporto delle Guardie Forestali che sono corpo armato regionale, a Messina.
AGGIORNAMENTO DELLE 13.18. Dopo le misure più stringenti varate ieri dal presidente della Regione Nello Musumeci che ha soprattutto ridotto ulteriormente le linee di trasporto urbane e extraurbane su gomma, navi e aliscafi, l'assessore regionale ai Trasporti Marco Falcone chiede di fermare gli ultimi treni notte partiti ieri sera visto che da oggi c'è un unico convoglio a lunga percorrenza rimasto in servizio dopo la radicale riduzione di collegamenti decisa da Trenitalia. Ieri sera da Milano è partito l'ultimo treno per la Sicilia in arrivo a Messina, schedulato a Palermo alle 16.56 e Catania alle 14.32 (a Siracusa alle 19.25) mentre i treni notte da Roma erano già stati cancellati. La Regione ha sollecitato più controlli ma stando a quanto riferito dalle Fs il treno da Milano è praticamente vuoto è nelle altre stazioni non si sono registrate criticità. A Villa San Giovanni sono scesi 9 passeggeri, sottoposti a verifiche come da protocollo. La stessa cosa accadrà tra poco a Messina. L’ultimo treno a lunga percorrenza previsto sarà quello in arrivo nella città dello Stretto da Roma alle 15.35.
AGGIORNAMENTO DELLE 11.56. "Centinaia di persone, dimostrando spesso di non aver compreso la gravità della situazione, si stanno spostando dalle regioni del nord verso il sud. Al di là degli aspetti penali, si tratta di un comportamento comprensibile ma irresponsabile, che non serve a tutelare né la propria salute né quella dei propri cari. Anzi che mette a rischio la salute di tutti". Lo ha dichiarato il Sindaco Leoluca Orlando, anche nella sua veste di Presidente di Anci Sicilia. "Occorre evitare in tutti i modi - aggiunge - i contatti ravvicinati (e sui treni questo è praticamente impossibile) ed occorre che queste persone vengano in qualche modo controllate prima ancora del loro arrivo in Sicilia. Per questo - conclude Orlando - ritengo indispensabile che sia affidato all'Usmaf l'incarico di effettuare dei controlli a Villa San Giovanni, prima ancora che i treni e i passeggeri vengano imbarcati, essendo poi di fatto complicatissimo fare controlli dopo l'arrivo in Sicilia per la miriade di stazioni ferroviarie potenzialmente interessate".
***
Gli appelli non sono bastati. L'esodo non si ferma, nonostante i decreti, i controlli, le denunce. Se una settimana fa la fuga era avvenuta prevalentemente in aereo, adesso le "migrazioni al contrario" verso le regioni del Sud Italia si muovono in treno.
Sono due i convogli partiti ieri da Milano verso la Sicilia, la Calabria e la Puglia. Scompartimenti pieni quelli del Milano-Siracusa-Palermo delle 20.10 e del Milano-Lecce delle 20.50.
Venti persone sono arrivate questa mattina alla stazione di Paola (in provincia di Cosenza) proprio da Milano. Tutti sono stati identificati dalla polizia e obbligati all'isolamento domiciliare.
In Sicilia sono stati superati i 20 mila registrati al portale della Regione siciliana: un numero che testimonia la grande fuga in pochi giorni dalle zone più a rischio del Nord. Oltre 8 mila provengono dalla sola Lombardia e quasi 6 mila dalla provincia di Milano. E il 50% dei registrati sono compresi nella fascia d’età tra i 20 e 30 anni.
“Ho appena sentito e concordato con il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e con il prefetto di Messina Carmela Librizzi le urgenti iniziative per i necessari controlli sanitari sulle centinaia di passeggeri in arrivo dal Nord - ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci -. Ho anche dato disposizione ai servizi sanitari regionali, d’intesa con l’assessore Ruggero Razza, ed alla nostra Protezione civile di verificare la provenienza dei passeggeri e il loro stato di salute. Intanto ho allertato le nostre guardie del Corpo forestale, che stanno convergendo su Messina. Serve la prudenza e la collaborazione di tutti, specie di chi è in arrivo. Non possiamo vanificare lo sforzo ed il sacrificio che sta compiendo in questi giorni la comunità siciliana”.
Un esodo a cui risponde questa mattina l’assessore regionale alle Infrastrutture della Regione Siciliana, Marco Falcone: «Gli enormi sacrifici che gli italiani hanno accettato di compiere per fermare il coronavirus, rischiano di essere vanificati dalle zone d’ombra del Decreto #iorestoacasa come il mancato blocco dei treni. Nelle ultime ore, infatti, sembra che sia ripreso il flusso di viaggiatori che lasciano le Regioni del Nord per raggiungere via rotaia il Mezzogiorno, un’emorragia che richiede divieti ancora più stringenti da Roma».
«Lanciamo per questo un appello al Governo nazionale: si blocchino in giornata i treni per il Sud per chiudere così potenziali linee di contagio e garantire la tutela della salute della popolazione, dal personale viaggiante fino ai cittadini delle Regioni dove ancora il virus sembrerebbe darci il tempo di issare un argine. Da ieri in Sicilia - ricorda Falcone - il Governo Musumeci ha dimezzato le corse degli autobus pubblici e privati e delle navi traghetto, sospendendo le linee non essenziali. Non escludiamo, per quanto di nostra competenza, un’ulteriore stretta».
Anche sul fronte calabrese arriva l'intervento della presidente della giunta regionale, Jole Santelli: "Nelle scorse ore abbiamo assistito a un altro esodo di persone provenienti dal Nord Italia e che stanno per arrivare anche in Calabria. Voglio tranquillizzare i calabresi: ho sentito il prefetto di Catanzaro che mi ha rassicurata sulla rete dei controlli che saranno capillari, ai fini della prevenzione del contagio. A coloro che in queste ore hanno fatto ritorno, raccomando di rispettare il periodo di quarantena e di comunicare immediatamente la propria presenza in Calabria alle autorità sanitarie locali e attraverso il sito https://emergenzacovid.regione.calabria.it".
Sulla vicenda interviene la portavoce alla Camera del Movimento 5 stelle Federica Dieni: «#nonveniteincalabria. Non avrei mai pensato di dover lanciare questo hashtag, ma i comportamenti irresponsabili non si fermano ed è dunque doveroso sensibilizzare le persone e ribadire la necessità di restare a casa per sconfiggere il Coronavirus».
Persone:
21 Commenti
bonanno giuseppe
14/03/2020 11:36
MUSUMECI requisisci casolari in campagna e accompagnateli con le JEEP della forestale e lascaiteli in quarantena con pane cipolle e acqua
Franco
14/03/2020 11:42
Questo è il blocco totale che deve essere effettuato: nessuno deve poter più venire dal Nord, dal Centro salvo fatti rari ed eccezionali, sotto il controllo del Governo. Questo deve essere il blocco totale. È inutile mettere il coprifuoco a Messina, se poi si permette ad altri di venire da fuori! Ovviamente, nessuno straniero (immigrato o turista o crocierista) deve più entrare nel territorio. A meno che non si tratti di medici, infermieri, anestesisti che vengono ad aiutarci. O anche alcuni medici calabri, che lavorano a Messina: quelli e solo quelli hanno diritto di muoversi. Medici come anche infermieri, sanitari in genere.
salvatore nicoletta
14/03/2020 11:48
bloccare tutti i TRENI, AUTOBUS, MACCHINE per 15 giorni è l'arma per vincere il virus, altro che lasciar fare queste luride fughe da gente incosciente e irresponsabile
Maria
14/03/2020 12:08
Ma che senso ha???siamo reclusi in casa,nel pieno e giusto rispetto delle disposizioni dateci dal Governo e,nel tentativo disperato di sconfiggere un male oscuro...ma che senso ha se poi dalle regioni più colpite fuggono,come conigli,figli,madri,padri,sorelle,fratelli...pronti anche a portate con se quel male che non è bene per la propria famiglia,per i propri amici...per quanti si stanno impegnando per il BENE DI TUTTI...VERGOGNA!!!!
Santo
14/03/2020 12:11
Chiuda la Sicilia prima che sia troppo tardi.
Cetty
14/03/2020 12:12
Ma i controlli domiciliari per questa gente che deve stare in quarantena, vengono effettuati???? Mi sa tanto di no.....!!!!.spero venga attuato ????????
Santo
14/03/2020 12:14
Presidente della Regione Musumeci chiuda la Sicilia prima che sia troppo tardi
Gaetano
14/03/2020 12:26
Se la maggior parte dei rientrati sono ragazzi d’età tra i 20 e 30 anni, non hanno capito nulla e niente.........sono dei potenziali "Cavalli di Troia" da portare a casa propria, dove i genitori, spesso over '60 sono pieni di acciacchi e patologie. Dimostrano di avere pochi neuroni in testa, la quale evidentemente gli serve solo per dividere le orecchie!
Francesca mustacchio
14/03/2020 12:35
Sempre la solita storia in italia. Finto buonismo che non porta se non all auto distruzione. Decisioni prese a metà!! Quanti contagi devono ancora registrarsi prima che blocchino sul serio tutto?
Giuseppe Guido
14/03/2020 12:51
Bloccare i treni alla stazione di partenza, la stazione di Milano deve essere sigillata e dichiarata zona militare, sono stati bloccati gli aereoporti, i porti le autostrade, perché i treni dalla stazione di Milano no?gli appelli sono inutili, ci sono momenti che servono le maniere forti.
Giuseppe imbesi
14/03/2020 12:59
Cose da pazzi, ne potevamo uscire in poco e, invece, grazie al governo e a tutti i coglioni che scendono(spero che nè il nord nè il sud se li riprendano per lavorare) chissà cosa succederà. Da denunciare governo italiano, governo europeo e gente che si è messa in viaggio (che se erano sani magari si saranno appestati stando belli stretti su treni e autobus). Forza De Luca e Musumeci, e appena finito tutto FUORI DALL'EUROPA
ORAZIO
14/03/2020 13:05
CARO SIGNOR SINDACO FERMIAMO QUESTE PERSONE CHE ARRIVANO DAL NORD DOVE STA MOLTI CONTTAGIATI E ASSURDO QUESTO SICURAMENTE CHE ARRIVA QUI SAREMO FRITTI PARLA CON IL PREFETTO IL PRESIDENTE MUSUMECI DI RESTARE DOVE SONO
Maria Scalas
14/03/2020 13:05
Vergogna! Soprattutto perché sono tutti giovani e potrebbero avere persino la precedenza in caso di necessità rispetto ad un povero anziano o a chiunque abbia meno aspettative di vita. Che si vergognino prima di tutto le loro famiglie che permettono loro questi rientri e lo dico da madre...a mio figlio non l'avrei permesso. Altro che segnalazione ci vorrebbe la denuncia immediata per attentato alla salute pubblica!
Gabriele
14/03/2020 13:34
Non capiscono il danno che provocavano a noi e a loro, perché abbiamo un sistema sanitario a collasso peggio dell'Africa. Almeno state in quarantena e fatevi i tamponi anche se siete asintomatici perché questo è il problema più grave, altrimenti qui sarà peggio della Lombardia ???????? Che DIO ci aiuti a superare questo momento difficile ????????????????????????????????
Simo
14/03/2020 14:08
Da siciliana che vive al nord, sono a casa e rispetto le norme richieste del caso, e questa fuga al sud è stata una forma evidente di menefreghismo per la salute di amici parenti, ma anche di persone che hanno il diritto di vivere serenamente....a mio avviso andrebbero tutti denunciati.
Carmelo
14/03/2020 14:13
Il bello che ci bloccano a casa, nn uscite è se usciamo ci fermano e dobbiamo giustificare dove andiamo... e poi ci sono mezzi pubblici ,atreni .. e gente che scende dal nord. Senza controlli
Giuseppe
14/03/2020 14:16
Caro Presidente della Regione non facciamo il gioco dei politici a Roma chr ci vogliono uccidere noi gia siamo allo stremo delle forze perché il virus stato ci sta uccidendo è ora di farci sentire chiudiamo tutte le frontiere tanto non ci manca niente spero che il coronavirus si fermi a Roma e dentro tutte le case di questi politici assassini
Nina
14/03/2020 14:35
a parte l'incoscienza di esporre le loro famiglie e gli altri ad un'eventuale contagio, questi che scappano come topi quando affonda la nave dalla Lombardia per mettersi al riparo(credono loro) che hanno intenzione di tornare al Nord passato tutto e se sono ancora in vita? fossi nella regione Lombardia li rispedirei al mittente a calci nel sedere!!
Maria Rita Cicero
14/03/2020 15:17
Rientrare nel luogo di residenza anagrafica e' una necessità per eludere il divieto.di spostamento e di circolazione. Il pendolarismo ha senso per ragioni di lavoro, di salute o per motivazioni eccezionali e improrogabili. Non per tornare per forza a casa per chi ha scelto di dimorare in città e regione diversa dalla residenza. E' una lacuna del decreto che può essere risolta in via interpretativa. E comunque come si può precettare lo sciopero dei treni si può precettare il blocco di quelli a lunga percorrenza . Alla partenza non all arrivo. Ma magari una distribuzione più equa del virus non era esente dalle intenzioni del legislatore. Una sanità al collasso ? Meglio che sia al Sud e' normale così .
Viviana
14/03/2020 15:16
Non capisco come la Lombardia , il Veneto e le altre regioni interessate abbiano potuto consentire un esodo disordinato di gente ammassate che se non lo era ora sarà presumibilmente portatrice anche sana perché nella maggior parte giovane ma che può scatenare scenari da incubo in regioni come la Sicilia che non ha possibilità alcuna di far fronte a centinaia di malati. Si sono voluti liberare di potenziali nuovi casi? O hanno voluto scaricare i terrun? E a cosa servono i controlli con lo scanner? Si sa che ci vuole tempo per mostrare i sintomi! Sono partiti quasi tutti sani ma con questo viaggio di ammassati ......
Mary
14/03/2020 15:45
Sono delusa,amareggiata e a dir poco indignata. Solo pochi giorni fa un nuovo decreto proclamava tutta l'Italia zona rossa, imponendo a tutti l'isolamento domiciliare dietro lo slogan "io resto a casa". Il senso di questo dpcm dovrebbe essere quello di limitare la libera circolazione delle persone all'interno di un territorio circoscritto allo scopo di contenerne il contagio. Per cui mi chiedo come mai non siano stati soppressi tutti i collegamenti,treni compresi, in particolar modo da e per le zone rosse?Se io esco di casa, all'interno del mio comune di residenza,devo essere, giustamente, in possesso di un'autocertificazione per comprovate esigenze, altrimenti rischio una multa o una denuncia, mentre numerose persone viaggiano indisturbate per centinaia di chilometri lungo il nostro paese senza che nessuno sorvegli..anzi il problema è a monte: non doveva proprio esistere quella corsa del treno! Queste persone sono responsabili, moralmente e legalmente di attentare alla salute pubblica, anche dei propri cari. Come italiana non mi sento tutelata! Così tutti i nostri sacrifici di rimanere a galla vanno vanificati da decreti incoerenti e persone incivili, egoiste ed irresponsabili! Questa sarebbe potuta essere anche un'occasione di riscatto per la nostra terra, da sempre bistrattata e denigrata, per dimostrare la generosità, che da sempre ci contraddistingue, e le nostre competenze medico- sanitarie, aiutando quella parte del Paese che in questo momento si trova in una condizione di maggiore difficoltà.
Franco
14/03/2020 17:05
L'inghippo è giuridico. Finché nel decreto è presente questa dicitura: "E’ comunque consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza." non si potrà fare molto. Deve essere emanato un nuovo decreto, recante questa dicitura: "Solo nell'ambito del Comune in cui ci si trova è comunque consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza." Da altri Comuni, il rientro deve essere consentito solo in alcuni casi, e comunque sotto il controllo del Governo, che deve conoscere nomi, da dove vengono e dove vanno.
Tonino Scavallaro
16/03/2020 17:42
Non si puo chiudere completamente questa regione in fondo allo stivale, a meno che non sia un'isola come la Sardegna.