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Rallenta l'avanzata del Coronavirus in Italia, in aumento i guariti ma altri 766 morti

Complessivamente 119.827 persone in Italia sono risultate positive al Coronavirus finora. Attualmente sono 85.388 le persone positive, con un incremento di 2.339 rispetto a ieri quando l’aumento era stato di 2.477 unità. Lo ha reso noto la Protezione Civile.

Sono 19.758 le persone guarite, con un aumento di 1.480 unità rispetto a ieri. I deceduti sono 14.681, 766 in più rispetto al dato complessivo alla data di ieri, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso. I ricoverati con sintomi sono 28.741, in terapia intensiva 4.068, in isolamento domiciliare 52.579. I tamponi effettuati in totale sono 619.849.

Dai dati della Protezione civile emerge che sono 26.189 i malati in Lombardia (313 in più rispetto a ieri), 12.178 in Emilia-Romagna (+319), 8.861 in Veneto (+283), 9.130 in Piemonte (+331), 3.631 nelle Marche (+76), 4.909 in Toscana (+120), 2.746 in Liguria (+86), 3.009 nel Lazio (+130), 2.352 in Campania (+212), 1.324 in Friuli Venezia Giulia (+30), 1.659 in Trentino (+72), 1.209 in provincia di Bolzano (+49), 1.949 in Puglia (+85), 1.664 in Sicilia (+58), 1.301 in Abruzzo (+50), 920 in Umbria (+35), 560 in Valle d’Aosta (+4), 744 in Sardegna (+26), 662 in Calabria (+35), 144 in Molise (+11), 247 in Basilicata (+14).

Quanto alle vittime, se ne registrano 8.311 in Lombardia (+351), 1.902 in Emilia-Romagna (+91), 572 in Veneto (+40), 1.043 in Piemonte (+60), 557 nelle Marche (+54), 290 in Toscana (+22), 519 in Liguria (+31), 181 in Campania (+14), 199 nel Lazio (+14), 136 in Friuli Venezia Giulia (+7), 164 in Puglia (+20), 146 in provincia di Bolzano (+17), 101 in Sicilia (+8), 146 in Abruzzo (+13), 39 in Umbria (+1), 70 in Valle d’Aosta (+7), 204 in Trentino (+17), 45 in Calabria (+4), 41 in Sardegna (+1), 11 in Molise (+0), 11 in Basilicata (+1). I tamponi complessivi sono 619.849, dei quali oltre 325mila in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.

«Al momento c'è una sola data che quella del 13 aprile. Oggi alcune mie parole sono state equivocate, avevo fatto un ragionamento: avevo detto che misure sarebbero state determinate in relazione all’evoluzione della situazione in atto. Per questo motivo è difficile fare previsioni ed abbassare la guardia». Lo ha detto in conferenza stampa il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, parlando delle notizie emerse in merito ad un’ipotetica nuova 'fase 2'.

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