Dodici giorni separano gli italiani dalla fase 2. Passato il picco dell'emergenza Coronavirus in quasi tutta Italia, adesso il governo pensa alle azioni da mettere in atto per tornare lentamente ad una vite simile a quella di qualche mese fa.
Terminato il lavoro della task force di Vittorio Colao su una prima proposta al Governo su come impostare la "fase 2" dell'emergenza. A quanto si apprende, del documento si è discusso nella riunione di oltre quattro ore che si è svolta ieri sera, alla presenza anche di rappresentanti del comitato tecnico scientifico.
Nel documento ci sarebbero indicazioni sulle attività produttive che possono ripartire per prime, e anche in anticipo,perché a basso rischio. Fonti del comitato spiegano che nel testo non sarebbero indicate date e che una decisione al riguardo spetterà al premier Giuseppe Conte e al governo ma prosegue ancora in queste ore il pressing di Regioni, imprese e parte della maggioranza, per riavviare già dal 27 aprile settori come la manifattura, l'edilizia e alcuni comparti della filiera alimentare ancora chiusi.
Il dossier della task force, che ha al centro i nodi del trasporto pubblico e delle modalità delle riaperture, dovrebbe essere consegnato domani al premier, ma c'è massimo riserbo sui contenuti, che potrebbero essere discussi dai commissari con il premier in una riunione non prima di venerdì.
Al di là delle riaperture di imprese, servizi e attività commerciali. l'idea è anche quella di consentire alle persone di uscire anche senza «comprovati motivi».
È possibile che si possa passeggiare anche a lontani dalla propria abitazione, massimo in due se non si tratta di conviventi e mantenendo la distanza. Mascherina e guanti serviranno anche per spostarsi a casa dei familiari quando non si può stare ad almeno un metro uno dagli altri. E con le stesse modalità potrebbero essere permessi anche gli spostamenti da un Comune all’altro.
Al centro dell'attenzione anche il tempo libero, gli aperitivi, le cene. È molto probabile che per queste attività gli italiani dovranno aspettare ancora. Sarà necessario che i locali siano attrezzati e messi in sicurezza, garantendo il distanziamento dentro e fuori o divisori tra i tavoli.
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