Acquasantiere vuote, e via all’uso liquido igienizzante. Dal prossimo 18 maggio si sarà possibile tornare a celebrare la Santa Messa e i Sacramenti, ma, avverte il vescovo di Trapani, Pietro Martia Fragnelli, «attenendosi rigorosamente alle norme per il contenimento della pandemia». Gli accessi dei fedeli alle chiese saranno «contingentati» , secondo una capienza massima dell’edificio che «sarà comunicata in appositi pannelli che saranno affissi all’ingresso delle chiesa». «Tutti i fedeli - stabilisce il decreto vescovile - dovranno essere forniti di mascherine e guanti e dovranno igienizzare le mani davanti all’ingresso con il liquido igienizzante, messo a disposizione dai parroci, che provvederanno anche a tenere vuote le acquasantiere e ad igienizzare locali e suppellettili. L’accesso ai luoghi di culto è vietato in caso di sintomi influenzali/respiratori, in presenza di temperatura corporea pari o superiore a 37,5 C e a quanti si trovano in regime di quarantena». Lo scambio di pace resta «omesso», e non si procederà verso l’altare per la comunione. A darla ai fedeli saranno i «presbiteri o i ministri della Comunione dopo aver accuratamente igienizzato le mani». «Per l’Unzione degli Infermi il presbitero userà mascherina e guanti monouso. Saranno i parroci insieme alle famiglie inoltre a valutare la possibilità di portare la Comunione a casa agli ammalati. Anche in questo caso i ministri straordinari indosseranno la mascherina e i guanti e ognuno non potrà portare la Comunione a più di tre famiglie. Il Viatico - dispone il vescovo - sarà portato dal parroco usando mascherina e guanti monouso». Domenica, l’ultimo streaming religioso. Si terrà la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo nella cappella del Palazzo Vescovile alle ore 10 in diretta web e nelle tv locali.