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Conte: "Non è il momento della movida". Sanzioni fino a 3 mila euro per i trasgressori

Anche il presidente del consiglio, Giuseppe Conte interviene contro le serate di festa che hanno caratterizzato le prime uscite della fase 2. La movida è ripresa a pieno ritmo a Palermo ma immagini di assembramenti di ragazzi nei locali sono arrivate anche da Padova e Bologna.

Da qui l'intervento di oggi del premier: "Grazie a voi italiani, ma non è finita, chiariamolo, non è il tempo dei party e della movida, altrimenti la curva risale" ha detto Conte ha risposto, lasciando il Senato, ad un'anziana che lo ringraziava "a nome dell'Italia" per l'impegno di questi mesi. "Abbiamo tolto l'autocertificazione perchè la curva era sotto controllo ma nessuno pensi che sono saltate le regole di precauzione".

Ancora in vigore l'articolo 4 del decreto legge numero 19 del 25 marzo 2020 che punisce eventuali trasgressori al divieto di assembramenti con sanzioni da 400 a tremila euro. 

A tal proposito sono previsti servizi mirati in tutta Italia nelle zone della movida, come avviene già da ieri a Palermo "potenziati i controlli nelle zone della movida" annuncia Giovanni Pampillonia dirigente della divisione anticrimine della questura. "Chiediamo, però, la massima collaborazione agli esercenti. Sono anche loro - aggiunge - che devono controllare che nei locali e nei pressi delle attività si possano creare assembramenti. Ricordiamo che le sanzioni per i locali sono pesanti. La normativa prevede una chiusura da cinque a 30 giorni".

Un'ordinanza della questura del capoluogo siciliano ha predisposto già a partire da ieri sera controlli in tre piazze del centro storico: in piazza Garraffello, in piazza Sant'Anna e in piazza Monte di Pietà. Impiegati uomini della polizia, dei carabinieri, della guardia di finanza e della polizia municipale per evitare quanto successo lunedì sera alla Vucciria.

Anche il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci (che ieri era stato molto rigido) questa mattina è tornato a Palermo di quanto accaduto: "Sono convinto che non ci sarà bisogno di ricorrere a interventi estremi. Credo che l'esuberanza giovanile, la voglia di riassaporare il piacere della libertà abbia determinato situazioni critiche. Sono convinto che il senso di responsabilità dei siciliani prevarrà".

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