Domenica 28 Aprile 2024

Infiltrazioni mafiose, nel 2019 sono 13 i Comuni sciolti in Calabria e Sicilia

È online sul sito del Viminale la Relazione 2019 sull'attività delle Commissioni per la gestione straordinaria degli enti sciolti per infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso: l’anno scorso, 63 Comuni e 2 Aziende sanitarie provinciali. Il documento, trasmesso dal ministro Luciana Lamorgese ai presidenti di Senato e Camera dei deputati e al presidente della commissione parlamentare Antimafia, traccia il bilancio delle attività svolte per il ripristino della legalità e per il risanamento finanziario dalle Commissioni impegnate. Un impegno che per i Comuni ha riguardato una popolazione complessiva di oltre 900 mila abitanti, non più amministrata da organi democraticamente eletti per la contiguità «compiacente o soggiacente» degli enti alle consorterie mafiose. Le 65 gestioni commissariali comprendono anche gli enti sciolti in precedenza, la cui gestione è terminata nel corso del 2019 con l’elezione dei nuovi organi e delle gestioni prorogate. In particolare, gli scioglimenti di Consigli comunali disposti nell’anno 2019 sono stati diciannove: 7 in Sicilia, 6 in Calabria, 3 in Puglia, 2 in Campania e 1 in Basilicata. Il 28,6% dei comuni commissariati è risultato essere in condizioni di deficit finanziario e ha di conseguenza dichiarato il dissesto o adottato un piano di riequilibrio pluriennale. Sono stati poi sciolti gli organi di direzione generale dell’Asp di Reggio Calabria (bacino di utenza: 553.861 abitanti) e dell’Asp di Catanzaro (bacino di utenza: 370.000 abitanti). Nella relazione sono contenuti, inoltre, una sintesi dei principi enunciati dalla giurisprudenza nei casi di contenzioso sui provvedimenti di scioglimento per infiltrazioni mafiose e i principali interventi effettuati dalle Commissioni straordinarie per il ripristino delle regole nella complessiva gestione degli enti.

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