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Contagi zero in Sicilia e Calabria, le due regioni verso l'apertura totale

La Calabria e la Sicilia vedono la luce in fondo al tunnel dell'emergenza Coronavirus. Per la prima volta dall'inizio della pandemia che sta segnando in modo indelebile questo 2020, entrambe le regioni non registrano nuovi casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore.

Per la Calabria sta diventando una lieta consuetudine visto che è già la quinta occasione in tre settimane che si arriva al tanto agognato "casi zero": era già accaduto il 2 maggio, per due giorni di fila tra il 17 e il 18 maggio, e infine il 21 maggio. La Sicilia invece tocca quota zero per la prima volta, dopo aver registrato un continuo calo di tamponi positivi nelle ultime settimane.

L'estremo Sud Italia dunque può respirare, le misure anti Coronavirus attuate dal 9 marzo in poi hanno impedito che la malattia si espandesse in modo incontrollato limitandone la diffusione e a questo punto per le due regioni si può guardare con fiducia a una vera e propria "Fase 3".

Anche per questo il governatore Nello Musumeci sta allargando le maglie concedendo qualche libertà in più. Da oggi via libera dalla Protezione civile siciliana a pasticcerie, panifici e tabacchi dell'Isola per le aperture domenicali e nei festivi; per i negozi la concessione al momento sarà valida solo in siti turistici o luoghi di culto ma i numeri confortanti sul fronte pandemia lasciano ben sperare l'intero settore commerciale.

Riaperture che la governatrice calabrese Jole Santelli aveva anticipato già prima del 4 maggio, con quella che è poi diventata l'ordinanza della discordia e causando una polemica con il governo conclusa al Tar con l'annullamento del provvedimento per bloccare la "fuga in avanti".

La regione, che vanta l'indice di contagio Rt più basso dell'intero Paese a 0,17, è ripartita pian piano e vede i numeri del virus fare sempre meno paura: i casi attivi sono 288, 44 i ricoveri in ospedale ma soltanto uno in terapia intensiva.

Un trend incoraggiante anche per la Sicilia, che ormai da settimane vede il numero degli attuali positivi, dei ricoveri in reparto e in terapia intensiva in continuo calo, mentre i guariti continuano ad aumentare. Restano 1.512 persone malate, ma solo 104 si trovano ricoverate di cui 9 in terapia intensiva, numero che dopo mesi non è più in doppia cifra.

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