Dal prossimo anno scolastico la valutazione finale degli alunni nella scuola elementare non sarà più espressa con i voti numerici ma con un giudizio. È quanto prevede un emendamento presentato dai senatori Verducci, Iori e Rampi e approvato in Commissione Cultura e Istruzione.
«L'emendamento prevede che nella scuola primaria i bambini non possano essere considerati dei numeri. Dare un 4 può essere un macigno pesante da comprendere mentre una valutazione più complessiva prende in considerazione le caratteristiche del bambino. Ovviamente vanno trovate le parole adeguate e la valutazione va fatta in termini di giudizio sintetico», spiega la senatrice Vanna Iori.
«Il giudizio tiene conto della specificità e della individualità di ogni singolo bambino - aggiunge - mentre il voto numerico livella e rende tutti uguali, anche se ci sono diverse motivazioni dietro a quel voto».
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