Misurazione obbligatoria della temperatura nelle stazioni dell’Alta Velocità ferroviaria per tutti i passeggeri dei treni a lunga percorrenza. È la principale novità introdotta nel Decreto firmato dalla Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli che aggiorna le Linee guida per l’informazione agli utenti e le modalità organizzative per il contenimento della diffusione del COVID-19 allegate al DPCM del 17 maggio, in vista della riapertura degli spostamenti interregionali del 3 giugno. Ripristinata anche la ristorazione a bordo ma con la consegna "al posto" di cibi e bevande confezionati.
Nell’ambito dei trasporti ferroviari, spiega il Mit in una nota, sono state specificate nuove importanti prescrizioni per i viaggiatori nelle stazioni e a bordo dei convogli. In tutte le stazioni dell’Alta Velocità vengono introdotti ingressi dedicati ai passeggeri dei treni di AV e degli Intercity per effettuare la misurazione della temperatura corporea prima di salire. Nel caso sia rilevata una temperatura corporea superiore a 37,5°C non sarà consentito l’accesso a bordo del treno.
È confermata, all’interno delle stazioni ferroviarie, la presenza di un contingente di volontari della Protezione Civile per la gestione organizzativa dei flussi di viaggiatori, fino al 15 giugno. L’altra novità riguarda i servizi di ristorazione a bordo che
erano stati sospesi: per i treni a media e lunga percorrenza vengono ripristinati con modalità semplificate per evitare il transito dei passeggeri per recarsi al vagone bar.
In particolare il servizio è assicurato con la consegna "al posto" di alimenti e bevande in confezione sigillata e monodose, da parte di personale dotato di mascherina e guanti. Infine viene inserita un nuova prescrizione che riguarda tutti i servizi di trasporto di linea effettuati con veicoli solitamente destinati a taxi o NCC con un massimo di 9 posti: in questo caso si applicano le linee guida relative al trasporto pubblico locale.
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