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"Doppio zero" sui contagi in Sicilia e Calabria, Musumeci e Santelli ai turisti: nessuna paura

Domani l'Italia riapre del tutto. Il conto alla rovescia è cominciato e anche l'ultima tessera, quella dello spostamento fra le regioni, sarà piazzata nel puzzle delle restrizioni che negli ultimi tre mesi hanno cambiato la vita degli italiani per via dell'emergenza Coronavirus.

Un appuntamento, quello del 3 giugno, al quale la Sicilia e la Calabria si presentano nel migliore dei modi, con il doppio zero in entrambe le regioni: niente contagi e niente vittime, stando agli ultimi bollettini.

Per la Sicilia è la seconda volta dall'inizio dell'epidemia di Coronavirus. Per la Calabria il quinto giorno di fila, tanto da fare esultare la presidente della Regione, Jole Santelli: "La Calabria è una terra aperta, è aperta a tutti e a chi viene gli si offre una cena".

Mentre nei giorni sorsi aveva lanciato un appello anche ai turisti in arrivo dal nord: "Non sono preoccupata dall'arrivo dei turisti lombardi in Calabria e, anzi, chiedo loro di venire da noi chissà che non si incuriosiscano e vogliano venirci. E sono convinta che una volta che dovessero venire, torneranno sempre. Invito il sindaco di Milano, Sala molto volentieri".

Intanto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, annuncia che: "Dal 5 giugno sarà attiva l'App Sicilia Sicura per chi arriva in Sicilia. Che sarà facoltativa e permetterà a chi arriva nell'Isola di poter essere assistito dal personale medico dell'Unità sanitaria turistica in caso di bisogno". Sottolineando che "non ci saranno limitazioni negli ingressi" ma "soltanto i controlli col termoscanner" agli arrivi a scali e stazioni.

"Per entrare in Sicilia - ha spiegato Musumeci - basterà un documento, non ci saranno test aggiuntivi rispetto all'attuale uso del termoscanner. E chi arriva, se vuole, in maniera assolutamente facoltativa, può accedere all'app 'Sicilia sicura' con la quale resta in contatto durante tutto il suo soggiorno nell'Isola con il nostro sistema sanitario regionale. Se il turista vuole sentirsi accompagnato durante la sua presenza, per sé o col pediatra per il figlio, può benissimo farlo perché in ognuna delle nove province della Sicilia stiamo istituendo l'Unità sanitaria turistica: un sistema di contatto immediato per chi dovesse avere bisogno, per qualunque ragione, di assistenza sanitaria al di là di quella ordinariamente offerta".

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