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Tamponi, app Immuni e riapertura delle discoteche: l'Italia accelera con la Fase 3

Tamponi per un terzo degli italiani entro la fine dell’anno, app 'Immuni' disponibile a tutta la popolazione da metà giugno e nuove riaperture a macchia di leopardo nei territori, tra cui discoteche e centri infanzia, per entrare già da subito nel vivo della fase 3 appena partita.

Prosegue la corsa del Paese verso il graduale ritorno alla normalità, forte di un ottimismo che arriva anche dal trend in calo dei contagi per il Covid: su un totale di 234.013 ce ne sono solo 177 in più nelle ultime 24 ore, di cui quasi la metà in Lombardia. Sono quasi mille i guariti in più, che raggiungono quota 161.895, a fronte di 338 malati ancora in terapia intensiva rispetto alle 38.429 persone attualmente positive.

Numeri a cui si aggiungono purtroppo 88 nuovi decessi in un giorno, facendo salire il bollettino a 33.689 vittime complessive. Dati, questi ultimi, che nella loro drammaticità lasciano intravedere - osservando un rapporto Istat e Iss - spiragli di speranza: rispetto ai mesi precedenti ad aprile si sono ridotti l’eccesso di mortalità e i decessi le cui cause non sono spiegate.

Ma l’Italia è in moto e ora l’obiettivo è monitorare il virus il più possibile per riuscire a tenerlo sotto controllo. La strategia, annunciata dallo stesso Commissario per l’Emergenza, è l’incremento rapido di tamponi: «Al 31 dicembre ne sarà sottoposto il 28% degli italiani, quasi uno su tre», assicura Arcuri, soddisfatto che «un milione e 150 mila abbiano già scaricato la App Immuni, che a metà giugno «sarà disponibile in tutte le regioni», non solo in quelle dove per ora viene sperimentata.

Messe alle spalle le polemiche sulle mancanza di mascherine a prezzo calmierato nelle scorse settimane, ora ci si prepara a fornire 5 milioni e 200 mila "chirurgiche" a prof e studenti in occasione degli esami di maturità e molte altre nei prossimi mesi in vista della ripresa delle lezioni a settembre.

Nel Paese, dove dal 3 giugno si è liberi di circolare tra le regioni, un po' ovunque riaprono le attività e a spingersi più in là di tutti è il Veneto. Nella regione - annuncia il presidente Zaia - i servizi per l’infanzia per i bimbi da 0 a 3 anni riprendono l’8 giugno.

Il governatore ha già firmato un’ordinanza nella quale sono incluse anche le sale giochi per bambini e adolescenti e l’accesso degli informatori scientifici alle strutture sanitarie. In Campania De Luca allenta le maglie, intenzionato ad «attivare altre attività turistiche, allargare gli orari». Il Piemonte ha pubblicato le linee guida che disciplinano l’attività dei Centri estivi, affinché «gli operatori possano procedere con le attività».

E a Genova il Comune ha concesso la riapertura delle discoteche: non per ballare, ma per bere e mangiare come in qualsiasi altro locale e rispettando le prescrizioni anti Covid. Dopo le prime code sullo Stretto di Messina, tornano regolari anche i collegamenti marittimi con le isole minori della Sicilia. Nelle prossime ore sarà attiva la app Sicilia Sicura, facoltativa, inserendo i dati sul proprio stato di salute, sugli spostamenti ed eventuali casi di Covid-19 in famiglia.

Tante aperture e nuove chiusure. Come quella del Covid Center di Civitanova Marche, l’'astronavè da 12 milioni di euro e 84 posti letto ideata da Guido Bertolaso sul modello dell’ospedale della Fiera di Milano.

Dalla struttura in queste ore verrà trasferito l’ultimo alato rimasto, che ha un doppio tampone negativo. L’"astronave", per la cui realizzazione sono state raccolte donazioni private ha ospitato sinora al massimo tre pazienti.

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