«Perpetrazione sistematica» di bancarotte fraudolente (patrimoniali e documentali) e reati tributari (sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte) connessi alla gestione di società che operano nella produzione e commercializzazione di prodotti lattiero/caseari sull'intero territorio nazionale, anche per la grande distribuzione, nonché della gestione diretta di supermercati a marchio proprio.
Sono le accuse per la famiglia Tilenni storico marchio lattiero caseario della provincia di Catania. Due fratelli Antonio e Sebastiano Tilenni, rispettivamente di 51 e 50 anni sono finiti ai domiciliari, indagata per bancarotta fraudolenta la figlia di Antonio, Maria Pia Tilenni di 26 anni.
Il gip ha anche disposto il sequestro preventivo del complesso aziendale della filiera, costituito da un caseificio sito in Maniace (Catania) e da 7 supermercati ubicati in vari comuni della provincia etnea tra Bronte, Randazzo, Adrano, Paternò, Maletto e Misterbianco, nonché delle quote sociali e dell’intero patrimonio aziendale di 2 società la Tilenni srl con sede a Maniace e la Tilenni Commerciale srl con sede a Bronte (comprendenti beni immobili, mobili, disponibilità finanziarie, avviamento, crediti, articoli risultanti dall’inventario, beni strumentali, nonchè tutte le eventuali autorizzazioni all’esercizio delle attività commerciali nonchè ogni altro bene), per un milione di euro tutti oggetto di condotte distrattive.
Le indagini investigative, condotte dalla Sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di finanza presso questa Procura e dalla Compagnia di Catania hanno rivelato l’esistenza di un collaudato sistema fraudolento posto in essere da un gruppo familiare di imprenditori, finalizzato alla sottrazione del pagamento imposte per un valore complessivo superiore a tre milioni di euro e la contestuale elusione di procedure esecutive e concorsuali.
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