Il clan Iamonte-Moscato della 'ndrangheta di Desio, ramificato fino alle coste del Ponente ligure, tentava di mettere le mani sugli hotel della zona turistica, approfittando del periodo di crisi. E’ quanto ha smascherato l’operazione della Dda di Milano, condotta dalla polizia postale, che ha portato all’arresto di 4 persone. Secondo la ricostruzione dei magistrati antimafia di Milano Adriano Scudieri e Francesco Cajani, a tentare di prendere il potere nella zona era Domenico Pio, rispettivamente figlio e cugino di uno dei principali esponenti della locale della cittadina brianzola: almeno uno l’episodio di estorsione e usura certificato durante le indagini. I clan, in una logica ormai consolidata, provavano ad entrare nell’economia della zona prima con le estorsioni e poi prestando somme di denaro a tassi altissimi. L’hotel costretto a sottostare ai legami dei clan era una nota struttura della costa, nella cittadina di Finale Ligure. La Squadra mobile di Torino e il Nucleo Investigativo dei carabinieri di Cuneo hanno effettuato invece circa 30 perquisizioni e dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Torino nei confronti di 12 persone ritenute responsabili, fra le altre cose, di associazione di stampo mafioso e traffico di sostanze stupefacenti. In particolare, l’attività investigativa, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Torino, ha consentito di smantellare un’organizzazione di stampo mafioso 'ndranghetistico stabile nella provincia di Cuneo.