Lunedì 23 Dicembre 2024

Caso marò, il Tribunale arbitrale internazionale dà ragione all'Italia

I fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone

Il Tribunale arbitrale internazionale sul caso dei marò ha dato ragione all’Italia. I giudici hanno riconosciuto «l'immunità» dei Fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone in relazione ai fatti accaduti il 15 febbraio 2012 e all’India viene pertanto precluso l’esercizio della propria giurisdizione nei loro confronti. Il Tribunale ha riconosciuto che i militari erano funzionari dello Stato italiano, impegnati nell’esercizio delle loro funzioni. Lo rende noto la Farnesina. La giurisdizione del caso Lexie è dunque dell’Italia. Secondo il Tribunale arbitrale sul caso dei marò, «l'Italia ha violato la libertà di navigazione e dovrà pertanto compensare l’India per la perdita di vite umane, i danni fisici, il danno materiale all’imbarcazione e il danno morale sofferto dal comandante e altri membri dell’equipaggio del peschereccio indiano Saint Anthony», a bordo del quale morirono i due pescatori del Kerala. «Al riguardo, il Tribunale ha invitato le due Parti a raggiungere un accordo attraverso contatti diretti». Lo rende noto la Farnesina. Nel suo comunicato, la Farnesina rende noto che il Tribunale costituito a L’Aja il 6 novembre 2015, presso la Corte Permanente di Arbitrato, per dirimere la controversia tra Italia e India sul caso dell’incidente occorso il 15 febbraio 2012 nell’Oceano Indiano alla nave Enrica Lexie, battente bandiera italiana, ha pubblicato il dispositivo della sentenza arbitrale. La Farnesina ricorda inoltre che i Fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone hanno fatto ritorno in patria dall’India, rispettivamente, il 13 settembre 2014 e il 28 maggio 2016 e che il Tribunale Arbitrale era chiamato a pronunciarsi sull'attribuzione della giurisdizione, e non sul merito dei fatti occorsi il 15 febbraio 2012. Italia e India si erano di conseguenza impegnate a esercitare la giurisdizione una volta attribuita a una delle due Parti. L’Italia, prosegue la nota, è pronta ad adempiere a quanto stabilito dal Tribunale arbitrale, con spirito di collaborazione. La Farnesina sottolinea che la decisione del Tribunale arbitrale lascia impregiudicato l’accertamento relativo ai fatti e al diritto per quel che concerne il procedimento penale che dovrà svolgersi in Italia. "Si desidera - conclude - esprimere apprezzamento per l'efficace lavoro svolto in questi anni dal team legale a tutela dell’Italia nelle sedi giudiziarie indiane e internazionali".

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