Lunedì 23 Dicembre 2024

Riscatti per restituire auto rubate, retata con 13 arresti nel villaggio degli zingari fra Cosenza e il Messinese

Il "villaggio" dei furti. Tredici persone sono state arrestate stamane dai carabinieri della compagnia di Cosenza con l'accusa di estorsione, furto e ricettazione perché ritenute facenti parte di un sodalizio responsabile di decine di furti di autovetture compiuti nel capoluogo bruzio, Rende, Montalto Uffugo, Torano e Barcellona Pozzo di Gotto (nel Messinese). Le vetture una volta sottratte ai legittimi proprietari venivano nascoste in vari depositi clandestini e restituite ai possessori solo dietro pagamento di somme di denaro variabili da 850 a 2000 euro. Le vittime venivano convocate nel villaggio degli zingari, in via degli Stadi a Cosenza, per le trattative e solo una volta raggiunto l'accordo sul prezzo, ottenevano la restituzione dei i veicoli che venivano fatti ritrovare regolarmente parcheggiati nelle vie di Rende o di Cosenza. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal gip di Cosenza, Manuela Gallo, su richiesta del pm Antonio Tridico e del procuratore capo, Mario Spagnuolo. Questi i nomi delle persone sottoposte a misure cautelari: Fioravante Manzo, 30 anni; Cosimo Passalacqua, 27; Francesco Mario, 41, Giuseppe Morcavallo, 39, Francesco Berlingieri, 26, Antonio Bevilacqua, 41, Pierpaolo Tormento, 29, Elio Stancati, 68, Armando Bevilacqua, 33, Domenico Francesco Marchese, 26, Domenico Caputo, 47, Massimo Bevilacqua, 43, Francesco Bevilacqua, 31. Il procuratore capo di Cosenza, Mario Spagnuolo, sul blitz compiuto stamane ha dichiarato: "Le indagini confermano che il villaggio dei rom in via degli Stadi nel cuore del capoluogo bruzio è un territorio fuori controllo. Una sorta di enclave della quale le Istituzioni devono porsi il problema. Oggi i carabinieri vi hanno trovato di tutto: droga, armi, carcasse di auto. Quella del villaggio è ormai una grave questione sociale e di sicurezza". Quella scattata stamane è la terza operazione contro il fenomeno del "cavallo di ritorno" compiuta dalle forze dell'ordine a Cosenza in meno di un anno.

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