E’ ancora stabile in terapia intensiva Alex Zanardi mentre i medici che lo hanno in cura proseguono con le terapie per portarlo lentamente al risveglio dal coma farmacologico a cui è stato sottoposto dopo il primo intervento alla testa un mese fa. In queste ore, decisive per poter intraprendere la nuova fase 'terapeutica e riabilitativa', gli occhi dei sanitari sono tutti puntati sui monitor dei macchinari che restituiscono i valori delle funzioni vitali e neurologiche del campione bolognese dopo che l’equipe multidisciplinare del policlinico Le Scotte di Siena ha deciso di procedere con la riduzione della sedo-anelgesia. E’ un percorso ancora lungo e che vedrà, nei prossimi giorni, accertamenti ancora più approfonditi per stabilire la reale entità degli eventuali danni subiti alle funzioni neurologiche e alla vista. Due aspetti critici che i medici non hanno mai nascosto e che potranno essere verificati, attraverso esami specifici, solo una volta che l’atleta paralimpico si sarà risvegliato dal coma. Alex Zanardi continua la sua seconda battaglia per una nuova vita, dopo il drammatico incidente del 2001 in Germania sul circuito del Lausitzring, in una fase nuova nella quale il suo fisico allenato ad attività sportive complesse e faticose non lo sta abbandonando. Le sue condizioni, dopo tre operazioni alla testa rimangono stazionarie dal punto di vista cardio-respiratorio e metaboliche ma ancora gravi da quello neurologico benché l’equipe senese si riservi una reale valutazione per quando l’uscita dal coma farmacologico avrà fatto il suo percorso. Chi intanto in questi giorni non ha mai abbandonato l’ospedale di Siena sono stati il figlio Niccolò e la moglie Daniela la quale, appena ieri, è tornata sulla strada dell’incidente per ricostruire, come testimone, insieme al perito nominato dalla procura di Siena, la dinamica dell’urto con il camion in marcia sulla direzione opposta.