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Coronavirus, è allarme per i rientri dalle vacanze: aumento di positivi in Sicilia e Calabria

Torna alta l'allerta in Sicilia e Calabria a causa del Coronavirus. La nuova minaccia, stando ai dati delle ultime ore, è legata ai numerosi rientri dai viaggi estivi che rischiano di vanificare tutti gli sforzi fatti per il contenimento del contagio. Se in Sicilia le nuove zone calde sono concentrate nel Ragusano e nel Siracusano, dove si registrano diversi casi di positivi di rientro da Malta, in Calabria è apprensione per i casi di Castrolibero, Corigliano-Rossano e Rombiolo.

Il caso di “ritorno” registrato nel Cosentino riguarda un ragazzo residente a Bologna, la cui famiglia, originaria di Rossano, ha deciso di trascorrere le vacanze nel luogo natio. Non dovrebbero esserci pericoli di contagio, il giovane è stato posto in isolamento domiciliare.

Sempre nel Cosentino, a Castrolibero, un minorenne è risultato positivo al tampone dopo essere rientrato da un viaggio a Corfù. L’Asp di Cosenza ha disposto l’isolamento obbligatorio per l’intera comitiva di vacanzieri compresa famiglia del positivo. A Rombiolo, invece, nessun allarme: il giovane rientrato dalla Spagna e risultato positivo è stato posto in quarantena. I suoi familiari sono risultati positivi.

"Bisognerebbe attivare un meccanismo di sorveglianza per chi rientra dall’estero perchè non è possibile che dopo tutti gli sforzi che abbiamo fatto il virus venga reintrodotto nel nostro Paese in questo modo", dichiara a questo proposito Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute per la pandemia e professore ordinario d’Igiene e Medicina preventiva all’università Cattolica del Sacro Cuore.

"La Spagna, la Grecia, Malta e i Paesi dell’area balcanica hanno tutti dei livelli di diffusione più elevati", sottolinea Ricciardi osservando che «in Italia siamo riusciti a ridurre i contagi mentre in altri Paesi hanno abbassato la guardia troppo presto nel tentativo di far ripartire l’economia, ma poi è andata male, come è accaduto in Spagna, dove adesso sono tornati al lockdown in alcune zone con conseguenze negative per il turismo. Abbassare la guardia è quindi una scelta miope», evidenzia Ricciardi dicendosi anche "stupito dalla debolezza dell’azione contro il virus a livello internazionale, perchè ogni Paese va per conto suo".

"L’Oms è debole e anche la Commissione Ue non riesce ad essere incisiva sui paesi membri. La verità - conclude - è che questa pandemia durerà, anche perchè se il vaccino arriverà, sarà solo a fine anno, e quindi bisogna rispettare tutte le regole di prevenzione, dalla mascherina al distanziamento all’igiene personale. E questo vale anche per i giovani, che possono diventare un rischio enorme contagiando le persone più anziane all’interno del nucleo familiare".

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