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Coronavirus e contagi, in Sicilia test per chi torna dalle vacanze in alcuni Paesi

Ancora un giro di vite in Sicilia nel contrasto alla diffusione del Coronavirus. Il presidente della Regione Nello Musumeci ha pronta un'ordinanza con la quale si impongono misure di controllo sanitario su quanti rientrano da Malta, Spagna e Grecia dopo i casi di persone risultate positive al Covid-19 dopo essere tornate da uno dei tre Paesi.

Una tendenza, l'aumento dei contagi, registrata in tutta Italia. Alle porte del Ferragosto Regioni e Comuni corrono ai ripari con ulteriori restrizioni anti-movida, per scongiurare cluster provocati da assembramenti in occasione degli eventi estivi, soprattutto in località turistiche. Preoccupazioni che si aggiungono ai casi di contagio emersi dopo il rientro da vacanze all'estero, che mettono in allarme i territori: in Emilia Romagna il governatore firmerà in queste ore un'ordinanza che prevede l'obbligo del tampone per chi torna da Spagna, Grecia e Malta.

La disposizione punta ad anticipare il provvedimento nazionale sui test rapidi a chi rientra dai Paesi a rischio, per i quali si aspetta la validazione del ministero, in attesa delle verifiche tecniche sulla validità dei tipi tamponi proposti.

Ma per la prevenzione si lavora anche su altri fronti. Per contenere il virus nei prossimi mesi è pronto un piano del ministero della Salute e dell'Iss, pronti a contromisure a seconda dell'evoluzione della pandemia nel Paese.

Si va da una "Situazione di trasmissione localizzata, ovvero la presenza di focolai, sostanzialmente invariata rispetto ad oggi", a una "Situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa ma gestibile dal sistema sanitario, a una "Situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa con rischi di tenuta del sistema sanitario, fino ad arrivare a una "Situazione di trasmissibilità non controllata con criticità nella tenuta del sistema sanitario, con valori di Rt regionali sistematicamente e significativamente maggiori di 1.5. Per ogni scenario sono previste diverse azioni, che per quello più pessimista possono arrivare al "trasferimento interregionale dei pazienti" e all'"adattamento a scopo di ricovero di strutture che in ordinario non sono adibite a tale utilizzo".

Il documento contiene anche una checklist per le regioni, "per valutare il livello di preparazione dei sistemi sanitari. In vista di elezioni e referendum a settembre è stato anche varato un Protocollo Salute-Interno, che prevede accessi contingentati agli edifici che ospitano i seggi, percorsi distinti di entrata e di uscita, rigide misure di distanziamento e obbligo di mascherina per tutti. Contromisure e timori sono alimentati anche dall'ultimo bollettino: 412 i nuovi casi registrati in un giorno, che fanno salire a 251.237 il numero delle persone che hanno contratto il virus. Le sei vittime in più in 24 ore portano il totale dei decessi a 35.215. Stavolta a guidare la lista dei nuovi aumenti è per la prima volta la Sicilia, con 89 nuovi casi, la maggior parte dei positivi però sono migranti arrivati con le navi.

Continuano a salire anche i numeri degli attualmente positivi, dei pazienti ricoverati nelle terapie intensive e quelli con sintomi negli altri reparti degli ospedali. Numeri tutti in risalita, in gran parte dovuti ai nuovi focolai che vedono i giovani bersaglio del Covid, spesso traditi dagli assembramenti della movida. Nelle ultime ore il virus ha seminato diversi contagi nelle discoteche, tanto che in Sardegna anche quelle outdoor saranno chiuse e decine di serate già programmate nei locali delle località più gettonate dovranno saltare nella settimana di Ferragosto.

Stop a bivacchi e falò nel giorno più caldo dell'anno anche in alcune località marine come Agropoli, sulla costa cilentana, con multe fino a 500 euro per i trasgressori.

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