Coronavirus, la situazione peggiora in Italia: Sicilia ancora con l'Rt più alto, Calabria a 0
Una situazione di «transizione con tendenza ad un progressivo peggioramento»: è quanto si legge nel rapporto di Monitoraggio del Ministero della Salute e dell’Iss sulle infezioni da Covid in Italia nella settimana dal 3 al 9 agosto Le infezioni contratte nella seconda metà di luglio 2020, mostrano «importanti segnali di allerta per un possibile aumento della trasmissione». «È essenziale mantenere elevata l’attenzione e continuare a rafforzare le attività di contact tracing (ricerca dei contatti) in modo da identificare precocemente tutti i potenziali focolai di trasmissione e continuare a controllare l’epidemia, si legge. Nell’ultima settimana di monitoraggio sono stati riportati 925 focolai di Covid di cui 225 nuovi, entrambi in aumento per la seconda settimana consecutiva. Le Regioni con valore Rt maggiore di 1 sono 9. La Sicilia si conferma quella con l'indice più alto: 1,41. La Calabria è invece a quota 0 insieme a Basilicata e Molise. «Il forte impegno dei servizi territoriali nelle attività di ricerca dei contatti si sta dimostrando efficace nel contenere la trasmissione locale del virus come dimostrato da valori di Rt pari o inferiori a 1 nella maggior parte delle Regioni/PPAA. Si osservano, pertanto, negli ultimi 14 giorni stime medie pari o superiori ad 1 in nove Regioni dove si sono verificati nelle ultime 3 settimane recenti focolai ma senza comportare un sovraccarico dei servizi assistenziali». «Complessivamente il quadro generale della trasmissione e dell’impatto dell’infezione da SARS-CoV-2 in Italia, sebbene non in una situazione critica, continua a mostrare segnali di attenzione: l’incidenza cumulativa (dati flusso ISS) negli ultimi 14 giorni (periodo 27/7-9/8) è stata di 7.29 per 100 000 abitanti». Il report settimanale evidenzia che si registra un aumento nel numero di nuovi casi di Coronavirus a livello nazionale «soprattutto in persone asintomatiche». L’indice di trasmissione nazionale (Rt) calcolato sui casi sintomatici riferito al periodo 23 luglio - 5 agosto 2020, è pari a 0.96 (0.75 - 1.2). Questo indica che, al netto dei casi asintomatici identificati attraverso attività di screening/tracciamento dei contatti e dei casi importati da stato estero, «il numero di casi sintomatici diagnosticati nel nostro paese è stato sostanzialmente stazionario». «L’età mediana dei casi diagnosticati nell’ultima settimana è ormai intorno ai 40 anni. Questo è in parte dovuto alle caratteristiche dei focolai - si legge nel report settimanale - che vedono un sempre minor coinvolgimento di persone anziane, in parte ad un aumento tra i casi importati e in parte all’identificazione di casi asintomatici tramite screening e ricerca dei contatti in fasce di età più basse. Questo comporta un rischio più basso nel breve periodo di un possibile sovraccarico dei servizi sanitari». «Si raccomanda alla popolazione di prestare particolare attenzione alla possibilità di contrarre l’infezione durante periodi di permanenza in Paesi con una più alta circolazione virale».«In questi casi - si legge nel report - si raccomanda al rientro in Italia di rivolgersi ai servizi di prevenzione per le indicazioni del caso e di prestare responsabilmente particolare attenzione alle norme comportamentali di prevenzione della trasmissione di SARS-CoV-2 in particolare nei confronti di fasce di popolazione più vulnerabili». Questi gli indici Rt regione per regione. Sicilia: 1,41 Abruzzo: 1,33 Toscana: 1,28 Veneto: 1,2 Puglia: 1,14 Lombardia: 1,13 Liguria: 1,05 Piemonte: 1,04 Marche: 1,02 Lazio: 0,99 Bolzano: 0,97 Campania: 0,86 Trento: 0,78 Emilia-Romagna: 0,77 Umbria: 0,76 Valle d'Aosta: 0,37 Sardegna: 0,33 Friuli-Venezia Giulia: 0,32 Basilicata: 0 Calabria: 0 Molise: 0